Roberto Barbieri amministratore delegato Sagat |
Sta di fatto che l'andamento dello
scalo di Torino-Caselle è in controtendenza rispetto al sistema
aeroportuale italiano, che in giugno ha evidenziato ancora una
crescita dell'1,5% dei voli (152.368) e del 5,2% dei passeggeri
(17.878.991). Così che la quota del “Sandro Pertini” è scesa
all'1,89% del mercato nazionale e lo scalo torinese è sceso al
quattordicesimo posto nella graduatoria per numero di clienti. Come
emerge dall'ultima rilevazione di Assaeroporti, l'associazione dei
gestori dei 38 scali attivi nel nostro Paese.
Per numero di passeggeri avuti nel mese
scorso, l'aeroporto di Torino-Caselle è stato preceduto in
classifica da quelli di Verona (385.916), Olbia (437.590), Cagliari
(466.603), Pisa (588.188), Palermo (653.811), Bologna (784.855),
Milano-Linate (835.790), Napoli (960.495), Catania 966.984), Venezia
(1.123.347), Bergamo (1.178.834), Milano-Malpensa (2.257.696) e
Roma-Fiumicino (4.088.050).
Il secondo scalo del Nord Ovest, il
“Cristoforo Colombo di Genova” è invece ancora salito di quota:
in giugno ha contato 2.220 movimenti (+9,4%) e 154.105 passeggeri
(+18,8%). Infine, il terzo, il piccolo aeroporto di Cuneo-Levaldigi:
475 i voli, tra arrivi e partenze (+0,6%) e un totale di 10.254
passeggeri (-2,7%).
Nell'intero 2017, l'aeroporto di Torino
Caselle, gestito dalla Sagat (presidente Giuseppe Donato e amministratore delegato Roberto
Barbieri,) ha contato 4.176.556 passeggeri, il 5,8% in più rispetto
all'anno prima e suo record storico; mentre il “Cristoforo Colombo”
ne ha avuti 1.249.374 (-1,6% rispetto al 2016), che sono valsi allo
scalo genovese il posto numero 23 nella graduatoria nazionale e la
quota dell'1,6% del mercato italiano.