L'Orso e il Toro, simboli borsistici rispettivamente di ribasso e rialzo |
E' quanto ai legge sul Corriere Torino,
edizione locale del Corriere della Sera, oggi, 1 luglio, nella
rubrica domenicale dedicata alle società che fanno riferimento a
soggetti in qualche modo piemontesi e che sono quotate a Piazza
Affari.
“Di conseguenza, giugno è costato
4,5 miliardi all'insieme dei soci delle quotate piemontesi” riporta
ancora il Corriere Torino spiegando che “hanno pagato l'avvio del
primo governo giallo-verde e i suoi annunci di provvedimenti che
hanno preoccupato altri Paesi e la finanza internazionale, la guerra
commerciale scatenata da Donald Trump con i suoi dazi, la conferma
della prossima conclusione del programma di maxi acquisti di titoli
di Stato da parte della Bce guidata da Mario Draghi, le incertezze
sulla finanza pubblica e, fra l'altro, il nuovo rallentamento
dell'economia nazionale”.
In rosso, più di tutti, hanno finito
giugno gli azionisti delle quotate che fanno capo a Exor, la
holding della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi. Rispetto al 31 maggio, il
valore borsistico di Fca-Fiat Chrysler Automobiles è
diminuito di 4,235 miliardi e di 1,324 miliardi quello di Cnh
Industrial nonchè di 1,033 miliardi quello della stessa Exor.
Invece, la capitalizzazione della Ferrari è cresciuta di 977
milioni e di 63 milioni quella della Juventus. Il saldo,
comunque, è risultato negativo per 5,552 miliardi.
Hanno perso valore anche i gruppi che
fanno capo, rispettivamente, ai figli di Carlo De Benedetti e alla
famiglia Gavio. Il deprezzamento è stato di 46 milioni per Cir,
44 milioni per Cofide, 35 milioni per Sogefi e 14
milioni per Gedi-Gruppo Editoriale. Per le società dei
fratelli De Benedetti la perdita di giugno è stata di 139 milioni,
comunque inferiore ai 233 milioni dei Gavio e loro soci, conseguente
alla minore capitalizzazione di 186 milioni della Sias e di 47
milioni della Astm-Autostrada Torino Milano.
Positivo, invece, il confronto per
Urbano Cairo: a fronte del deprezzamento di Rcs MediaGroup si
trova la rivalutazione di 30 milioni della Cairo Communication.
Quanto alle altre maggiori quotate
piemontesi, si rileva che, rispetto al 31 maggio, hanno ridotto la
loro capitalizzazione di circa 1 milioni Borgosesia, Damiani e
Centrale Latte d'Italia, di 2 milioni Fidia e di 14
milioni Tecnoinvestimenti. Al contrario, hanno incrementato il
loro valore borsistico Bim-Banca Intermobiliare (+11 milioni),
Basicnet (+2 milioni), Buzzi Unicem (+75 milioni), Dea
Capital (+19 milioni), Diasorin (+803 milioni), Iren
(+53 milioni), Italgas (+216 milioni), M&C (+15
milioni) Pininfarina (+10 milioni), Prima Industrie (+7
milioni), Reply (+270 milioni) e Ubi Banca (+51
milioni). Invariata, infine, la capitalizzazione di Vittoria
Assicurazioni: 939 milioni.
Le tre liguri appartenenti al segmento
Mta hanno chiuso il mese di giugno tutte con un segno positivo. Il
mercato ha attribuito un valore maggiore di 22 milioni a Banca
Carige, 0,5 milioni a Biancamano dei fratelli savonesi
Pizzimbone e 148 milioni alla Erg della famiglia
Garrone-Mondini.
Ed ecco la classifica delle venti
principali quotate del Nord Ovest basata sulla rispettiva
capitalizzazione emersa dall'ultima seduta borsistica di giugno, in
milioni di euro : Intesa Sanpaolo 42.347, Fca 25.777, Ferrari 22.637,
Exor 13.908, Cnh Industrial 12.404, Diasorin 5.456, Buzzi Unicem
3.936, Italgas 3.819, Ubi Banca 3.771, Sias 2.943, Iren 2.853, Erg
2.817, Reply 2.196, Astm 1.981, Vittoria Assicurazioni 939, Cir 825,
Juventus 667, Rcs MediaGroup 581, Cairo Communication 457, Banca
Carige 450.