Sono in Liguria le imprese meno puntuali nei pagamenti delle fatture dei fornitori

In Italia, in media, devono aspettare 82 giorni per incassare le loro fatture, con punte di 127 giorni nella sanità. Lo ha rilevato Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, aggiungendo che a giugno le aziende puntuali nei pagamenti sono risultate il 36,7%, lo 0,8% in più rispetto a un anno fa, ma lo 0,5% in meno rispetto a marzo di quest'anno. Mancato miglioramento che indica la continuità delle difficoltà dell'economia nazionale.
E se la puntualità non è un punto forte delle imprese italiane, il ritardo del pagamento dei fornitori è certamente una caratteristica delle aziende liguri. Secondo Cribis, infatti, nella regione marittima solo il 32,3% delle imprese ha pagato puntualmente le fatture nel secondo trimestre 2018 e l'11,2% ha saldato oltre 30 giorno dopo la data stabilita.
In entrambi i casi, si tratta di un primato negativo nel Nord Ovest: in Valle d'Aosta il 37,4% delle imprese è stato puntuale e in Piemonte il 37,3% (in Lombardia il 45,8%); quanto ai pagamenti oltre i 30 giorni dalla data pattuita, le aziende ritardarie sono risultate l'8,7% in Piemonte e l'8,9% in Valle d'Aosta (il 6,9% in Lombardia).
La Liguria è stata fanalino di coda del Nord Ovest, anche nel primo trimestre 2018. Le imprese puntuali nei pagamenti dei fornitori erano state il 32,5% in Liguria (37,2% la media nazionale), a fronte del 37,4% delle piemontesi e il 38,6% delle valdostane.
Idem per i ritardi. Nel primo trimestre di quest'anno, la quota delle aziende liguri che hanno pagato oltre il mese è stata del 10,8%, a fronte del 9% in Valle d'Aosta e dell'8,2% in Piemonte (10,7% la media italiana).
Le regioni con le aziende più puntuali nei pagamenti sono il Veneto (46,5%), l'Emilia-Romagna (45,9%%) e la Lombardia (45,8%); mentre le regioni con i più bassi tassi di puntualità sono la Sicilia (19,1%), la Calabria (21,8%), la Sardegna (22,9%) e la Campania (23%).