Guala Closures di nuovo in Piazza Affari gran ritorno dopo dieci anni di assenza

Marco Giovannini, n.1 di Guala Closures
L'alessandrina Guala Closures di nuovo in Borsa. Dopo dieci anni di assenza. Da oggi, 6 agosto, Guala Closures, la multinazionale di Spinetta Marengo leader mondiale nel settore delle chiusure di sicurezza per prodotti liquidi – vini, alcolici, aceti e bevande – e farmaceutici, è tornata a essere trattata in Piazza Affari, da dove era uscita nel 2008.
Il ritorno in Borsa è conseguente alla fusione con la Space4, spac promossa da Sergio Erede e, fra gli altri, Sergio Mion (ex braccio destro dei Benetton). Space4 aveva rilevato, da alcuni fondi di investimento, un po' meno dell'80% del capitale della lussemburghese Gcl Holding, in possesso del 100% di Guala Closuer, a sua volta a capo di diverse società che costituiscono l'omonimo gruppo che ha 27 insediamenti produttivi, una presenza commerciale in oltre 100 Paesi, una mezza dozzina di centri di ricerca e più di 4.200 dipendenti.
Nel 2017, il gruppo Guala Closures ha fatturato 535 milioni di euro (+7% rispetto al 2016), realizzato per il 90% all'estero e ha conseguito un margine operativo lordo di 111 milioni. Nel 1998, quando ne ha assunto il comando Marco Giovannini, l'impresa alessandrina fatturava 70 milioni.
Lo stesso Marco Giovannini, è stato confermato presidente del nuovo Consiglio di amministrazione entrato in carica oggi. Con lui fanno parte del vertice di Guala Closures Anibal Diaz Diaz (responsabile finanziario del Gruppo), Francesco Bove, Filippo Giovannini, Edoardo Subert, Francesco Caio, Luisa Maria Collina, Lucrezia Rechlin e Nicola Colavita.
Oltre che numero 1 operativo, Marco Giovannini è azionista di Guala Closures, insieme a un gruppetto di manager.
Quotata nel segmento Star, l'azione Guala Closures ha chiuso la seduta a 9,80 euro (+1,34%). La società ha una capitalizzazione di poco inferiore ai 490 milioni.