Notizie dal mondo delle Fondazioni locali Crt, Frdf-Riviera dei Fiori Onlus e "Goria"


FONDAZIONE CRT SOSTIENE COMUNITA' DI SANT'EGIDIO
Con un contributo di 120.000 euro, la Fondazione Crt ha rinnovato il proprio sostegno alla Comunità di Sant’Egidio per il suo programma di accoglienza e inclusione dei migranti in Piemonte. Il nuovo aiuto, che si aggiunge ai 120.000 euro stanziati per la prima fase del progetto, rafforzerà le numerose attività della Comunità di Sant’Egidio in Piemonte sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione: attivazione di servizi mensa e strutture residenziali, cene itineranti, distribuzione di alimenti e vestiario, iniziative di integrazione culturale, lavorativa, socializzazione e incontro. E ancora: la scuola di lingua e cultura italiana che, nel biennio 2016-2017, ha coinvolto 1.120 persone in cinque città (Novara, Borgomanero, Arona, Torino, Rivarolo).
“L’emergenza dei flussi migratori è probabilmente la sfida più rilevante che l’Europa è stata chiamata ad affrontare negli ultimi anni – afferma Massimo Lapucci, Segretario generale della Fondazione Crt e presidente di EFC –.Appare quindi doveroso che anche le nostre fondazioni, sempre più protagoniste della filantropia nazionale e internazionale, sappiano contribuire sul tema con iniziative e strumenti in grado di favorire una gestione ordinata ed il dialogo tra i popoli”.
Lapucci aggiunge: “La Fondazione Crt promuove e sostiene, da tempo, progettualità che vanno in questa direzione, affiancandosi ad altri attori di riconosciuta eccellenza, quali la Comunità di Sant’Egidio, da oltre trent’anni impegnata a livello internazionale e sul nostro territorio nel favorire la cooperazione, i processi di pace e l’accoglienza di migranti, rifugiati e richiedenti asilo”.
Secondo il report 2018 della Fondazione Migrantes, su una popolazione piemontese di 4.392.000 abitanti, i migranti sono 12.914 (l’8% del totale nazionale): un dato in calo rispetto al 2017, quando erano circa mille in più; quelli inseriti nel sistema Sprar di protezione per richiedenti asilo e rifugiati sono 1.986, il 5,5% del totale italiano.
E INTERVIENE PER PALAZZO MADAMA (JUVARRA)
La Fondazione Crt torna a investire su Palazzo Madama, di cui è storicamente il principale sostenitore privato, finanziando con 120.000 euro il cantiere studio per il restauro della splendida e scenografica facciata Juvarriana, capolavoro dell’arte barocca europea. Apre il cantiere studio della parte centrale dell’edificio, che coinvolgerà per tutta l’estate i docenti e gli studenti del Centro per il Restauro di Venaria Reale e consentirà di valutare lo stato di conservazione del cosiddetto marmo di Chianocco, elemento costitutivo della facciat, disegnata nel 1718 dall’architetto Filippo Juvarra, permettendo di ipotizzare come “curare” quell’antica pietra.
Questo darà modo alla Fondazione Crt di conoscere l’entità dell'intervento di restauro conservativo dell’avancorpo juvarriano e di quantificare il successivo contributo, che consentirà l’avvio delle opere alla fine del 2019, in ragione della necessità di bandire una gara europea.
“Fondazione Crt torna a prendersi cura di un bene cui non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, che ha raggiunto la notevole cifra di 14 milioni di euro dal 1986 a oggi, raccogliendo il testimone dalla storica Cassa di Risparmio di Torino – ha dichiarato Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione torinese di via XX Settembre - Dopo aver reso possibile il grande progetto di restauro, recupero e valorizzazione dell’intero Palazzo, che ospita il Museo Civico d’Arte Antica, continueremo a tutelare questo straordinario simbolo di arte, cultura, storia e architettura: un patrimonio di Torino, del Piemonte, dell’intero Paese”.
“Ringrazio la Fondazione Crt per questo intervento – ha commenato Guido Curto, il direttore di Palazzo Madama - perché il corpo architettonico, progettato dallo Juvarra, su committenza della Madama Reale, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, presenta significativi problemi di conservazione. Di qui la necessità urgente di un suo completo restauro, che ne mantenga la bellezza decorativa ricostituendone l’antica solidità”.

LA FONDAZIONE RIVIERA DEI FIORI ONLUS CAMBIA PELLE
Marco Canova, vice presidente
Fondazione Riviera dei Fiori Onlus
Da fondazione erogativa a fondazione anche operativa. L'evoluzione della Fondazione comunitaria della Riviera dei Fiori Onlus si sta avviando quest'anno, dopo la decisione presa nel 2017, anno in cui l'attività tradizionale è stata limitata proprio in funzione del cambiamento promosso dal Consiglio di amministrazione.
La Fondazione continuerà a dare contributi ad anziani poveri e soli, a persone e famiglie con bisogni economici urgenti per gravi difficoltà temporanee, oltre che a concedere prestiti sull'onore agli studenti e, fra l'altro, a sostenere iniziative di solidarietà sociale; ma, inoltre, destinerà risorse per l'acquisizione di terreni ed edifici destinati a occupare attività coerenti con le finalità istituzionali della Fondazione, non escludendo la partecipazione a cooperative e imprese sociali.
Nel 2017 la Fondazione Riviera dei Fiori Onlus ha avuto entrate per quasi 32.000 euro (9.266 euro dal 5x1000) e ha deliberato erogazioni per poco più di 23.000 euro (16.800 per 42 doni di Natale agli anziani più bisognosi della provincia, segnalati dalla Caritas, dalla San Vincenzo de Paoli, da assistenti sociali, da parroci, e, fra gli altri, da amministratori di enti pubblici locali.
Il bilancio dell'esercizio passato, che ha avuto il parere favorevole del Revisore unico Mauro Picerno, è stato chiuso con un avanzo di 1.104 euro, destinato al Fondo di riserva per l'integrità del patrimonio, che supera i 520.000 euro. I fondi per l'attività istituzionale sfiorano i 433.000 euro.
La Fondazione della Riviera dei Fiori Onlus, i cui amministratori e il Revisore unico operano a titolo totalmente gratuito (non hanno neppure il rimborso spese), trae le risorse per la sua attività dalle donazioni di persone fisiche e giuridiche private e da società che apprezzano e condividono le azioni della Fondazione, dal “5 per 1.000” e dal patrimonio.
Dal 2007, quando ha avviato l'attività, alla fine dell'anno scorso, la Fondazione comunitaria della Riviera dei Fiori Onlus, costituita dalla Compagnia di San Paolo, che l'ha sostenuta anche in anni successivi, ha stanziato oltre un milione di euro a favore della comunità locale e ha aiutato migliaia di individui e le loro famiglie.

ALLA FONDAZIONE GORIA DUE RILEVANTI RICONOSCIMENTI
Nel comunicare che ha approvato il bilancio 2017, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Goria ha ricordato tra le attività principali dell'ente astigiano la formazione post lauream attraverso il Bando talenti della Società Civile e il Master in Management e Creatività dei Patrimoni Collinari, la realizzazione di percorsi d’approfondimento su temi d’attualità dedicati agli studenti delle scuole secondare di secondo grado come il progetto “7 marzo ’91: la migrazione albanese ad Asti: un esempio di integrazione”.
Inoltre, la realizzazione di progetti europei, che hanno visto gli studenti impegnati in laboratori internazionali; la valorizzazione sia del patrimonio culturale, che recentemente ha trovato la sua migliore espressione con il progetto Romanico Monferrato, sia dei fondi documentali custoditi negli archivi della Fondazione (recentemente è stato pubblicato l’inventario dell’Archivio Storico della Cassa di Risparmio di Asti 1730-1988). Ancora: le pubblicazioni dedicate ai bambini, l'accompagnamento agli autori della biografia di Giovanni Goria edita da Marsilio, i convegni, gli incontri e il lavoro d’implementazione e catalogazione del patrimonio librario della biblioteca della Fondazione.
L’attività della Fondazione Giovanni Goria è sostenuta da Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Non solo, tra i finanziatori dell’attività della Fondazione figurano il Mibac – Ministero per i beni e le attività culturali e la Regione Piemonte. A questo proposito vale la pena sottolineare che il 2018 in particolare ha premiato l’attività dell’istituto culturale. Si tratta dell’ammissione in due elenchi che premiano i soggetti che, con elevato livello scientifico e continuità, svolgono attività di studio, ricerca e divulgazione formativa, educativa e culturale.
Dopo avere partecipato alle selezioni nazionali, la Fondazione Giovanni Goria da quest’anno risulta tra i 266 Istituti culturali italiani inseriti nella tabella triennale del Ministero per i beni e le attività culturali dal 2018 al 2020. Poi, è stata ammessa nella tabella degli enti, istituti, associazioni e fondazioni di rilevo regionale, che regola i criteri di valutazione per l’erogazione dei contributi.
Due riconoscimenti morali ed economici capaci di portare nuovi stimoli alla creatività e all'impegno della Fondazione astigiana per la diffusione del gusto dell’approfondimento e della cultura.
Il presidente Marco Goria e il Segretario generale Carlo Cerrato hanno ringraziato il Consiglio d’Amministrazione, il Comitato esecutivo e tutto lo staff della Fondazione: “Senza il loro impegno e la loro passione non si sarebbe mai potuto ambire a questa grande soddisfazione”.