Giorgio Felici, presidente Confartigianato Piemonte |
Si riducono invece le imprese di
costruzioni e quelle che si occupano di ristrutturazione, i
“padroncini” addetti ai trasporti su strada, gli elettricisti, i
falegnami e i meccanici.
Come mostra la fotografia scattata da
Unioncamere e InfoCamere sull’evoluzione dei mestieri artigiani
negli ultimi cinque anni, il settore, che conta oltre 1,3 milioni di
imprese, ne ha perse quasi 100mila tra il 2013 e il 2018.
Ma alcuni “mestieri” crescono,
raggiungendo anche numeri consistenti. E’ il caso dei servizi di
pulizia, utilizzati soprattutto per uffici e aree commerciali, le cui
imprese sono aumentate di quasi 5.700, dei tatuatori (+4.315),
giardinieri (+3.554), delle agenzie di disbrigo pratiche (+1.809) e
dei parrucchieri ed estetisti (+1.758). Muratori e “padroncini”
diminuiscono invece rispettivamente di quasi 24mila e oltre 13mila
unità.
In termini percentuali, ad aumentare di
più tra settembre 2013 e settembre 2018 sono i servizi di pulizia
(45%), le imprese artigiane di giardinieri (+27%) o quelle che si
occupano della riparazione e manutenzione dei macchinari (+16%). A
due cifre anche la crescita delle attività di confezione di vestiti
da sposa o da cerimonia e le sartorie su misura (+11%). Tassisti,
panettieri e parrucchieri/estetisti registrano incrementi meno
elevati, compresi tra il +3,1 e il +1,4%.
Negli ultimi cinque anni, le maggiori
sofferenze nel mondo artigiano hanno riguardato, invece, le imprese
di costruzione, quelle di trasporto e le attività di falegnameria
(-20% in tutti i casi). Le lavanderie si riducono del 17%, i
piastrellisti del 15%, gli imbianchini del 14%, i fabbri del 13%.
Anche le attività che realizzano lavori di meccanica generale, come
la tornitura o fresatura, lasciano sul campo l’11% delle imprese.
I giovani imprenditori aumentano
soprattutto tra i tatuatori, seguiti dai giardinieri, imprese di
pulizie e designer di moda o industriali. Crescono anche nelle
attività di street food (la ristorazione mobile). Le donne, invece,
si focalizzano nei servizi per il benessere fisico, tipo personal
trainer, nelle lavanderie e tintorie, tra le parrucchiere ed
estetiste.
Le imprese artigiane di stranieri,
infine, aumentano soprattutto nelle diverse attività di
confezionamento di abbigliamento, tra i calzolai e le agenzie di
disbrigo pratiche