Aumentati i prestiti bancari alle famiglie ma diminuiti dell'1% quelli alle imprese

In gennaio i prestiti delle banche attive in Italia al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,6% sui dodici mesi, contro lo 0,1% del periodo precedente. Sono ammontati, così, a 2.239,5 miliardi di euro.
In particolare, i prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,5% sui dodici mesi (come in dicembre), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1% (-1,9% nel mese precedente). I depositi del settore privato sono cresciuti del 5,3% sui dodici mesi contro il 5,2% in dicembre; la raccolta obbligazionaria è diminuita del 2,1%sullo stesso periodo dell’anno precedente contro una riduzione dell’1,7% in dicembre.
Le sofferenze sono diminuite del 17,4 % sui dodici mesi (in dicembre la riduzione era stata del 17,2%); il calo risente di alcune operazioni di cartolarizzazioni avvenute nell’ultimo anno.
In gennaio, i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati mediamente all’1,76% (1,78% in dicembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,96%. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,18% (1,37% in dicembre); quelli sui nuovi prestiti di importo fino a un milione di euro sono stati pari all’1,87%, mentre quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,77 %.
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono risultati pari allo 0,37%.