L’area sanitaria temporanea allestita, in tempi record, nelle Ogr - Officine Grandi Riparazioni di Torino, è pronta per ospitare i pazienti che hanno superato la fase critica dell’infezione da Coronavirus in altri ospedali ma hanno ancora bisogno di cure prima di essere dichiarati guariti e tornare nelle proprie abitazioni.
I lavori, avviati a seguito della sottoscrizione dell'intesa tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino, Società consortile per azioni Ogr-Crt e Fondazione Crt, hanno interessato un'area di 8.900 metri quadrati, dove sono stati posizionati 92 posti letto: quattro di terapia intensiva, potenziabili fino a 12 (due fissi, due con modulo mobile, otto convertendo alcuni posti di subintensiva), 32 di terapia subintensiva (di cui otto trasformabili in intensiva subito all’occorrenza), 56 di degenza, suddivisi in 12 stanze e monitorati da una sala di controllo.
A realizzarli, in 12 giorni, una task force infrastrutturale dell'Aeronautica Militare composta da due ufficiali ingegneri e 12 tra sottufficiali e personale di truppa specializzato nella realizzazione di impiantistica elettrica e aeroportuale. L'utilizzo della porzione delle Ogr è stato consentito dalla Fondazione Crt, mentre la Compagnia di San Paolo ha stanziato tre milioni per l'allestimento della struttura.
La conclusione dei lavori è stata suggellata nel corso di una breve cerimonia, svoltasi alla presenza del presidente della Regione, Alberto Cirio, del commissario straordinario Coronavirus Piemonte, Vincenzo Coccolo, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, gen. Alberto Rosso, della sindaca di Torino, Chiara Appendino, del prefetto di Torino, Claudio Palomba, del presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, del presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo e, in collegamento da Roma, dell’ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia, José Carlos Rodriguez Ruiz.
In chiusura, Alberto Cirio ha ricordato le 100 persone, tra medici e infermieri, che presteranno le cure ai pazienti; tra di essi, i 38 cubani della Brigada Henry Reeve, arrivati appositamente da Cuba.