Tutto l'utile netto conseguito da Pattern nel 2019 – 3,8 milioni (+8%) rispetto al 2018 – andrà a riserve. Questa la proposta che verrà fatta all'assemblea dei soci da parte del Consiglio di amministrazione, che ha approvato i conti dell'esercizio passato. La decisione del Cda è stata presa “in relazione all’attuale scenario economico globale fortemente condizionato dal dilagare della pandemia da virus Covid-19, al fine di sostenere la solidità patrimoniale e contenere i futuri impatti economico-finanziari”.
Fondata a Torino nel 2000, da Francesco Martorella e Fulvio Botto, Pattern è tra i più importanti operatori nella progettazione, ingegneria, sviluppo, prototipazione e produzione di linee di abbigliamento per alcuni dei più prestigiosi marchi mondiali esclusivamente top di gamma.
A livello consolidato, i ricavi totali 2019 sono saliti a 55,7 milioni rispetto ai 44,4 milioni del 2018, evidenziando un significativo incremento del 26%. I costi per servizi, pari a 23 milioni, sono aumentati del 36%, in seguito ai costi sostenuti per la quotazione in Borsa, interamente spesati nell’esercizio, pari a circa 1,2 milioni e per i costi derivanti dalle operazioni straordinarie condotte nel 2019, che sono: la fusione per incorporazione di Pattern Immobiliare e Roscini Atelier, oltre che per l’accordo per l’acquisto del 51% della società di maglieria Stm. Il costo per il personale passa da 7,3 milioni a 9,2 milioni, dovuto sia a un aumento del costo del lavoro pro-capite per assunzioni di personale con importanti skill professionali sia dall’incremento del numero medio di occupati passato da 155 a 169.
Il margine operativo lordo è positivo per 5,9 milioni (+10%). L’Ebitda adjusted, con l’esclusione dei costi sostenuti per la quotazione, è pari a 7,2 milioni, che confrontato con l’esercizio 2018 evidenzia un incremento del 33%, e una incidenza del 12,9% sui ricavi delle vendite (Ebitda margin). La posizione finanziaria netta è migliorata in maniera significativa passando da positivi 3,9 milioni al 31 dicembre 2018 a 12,4 milioni al 31 dicembre 2019, grazie all’iniezione di mezzi propri per l’Ipo sul mercato Aim e alla generazione di cassa conseguente all’ottimo andamento dell’esercizio.