Fondazioni: i bilanci 2017 di Carispezia Casse di risparmio di Saluzzo e Vercelli


MELLEY SVALUTA DI 6,4 MILIONI  IL FONDO ATLANTE 
Matteo Melley
E' costata cara anche alla Fondazione Carispezia l'operazione Atlante. Lo si scopre leggendo il bilancio 2017, appena approvato dall'ente presieduto da Matteo Melley. La tabella relativa alle immobilizzazioni finanziarie, pari a 107,619 milioni di euro a valore di bilancio, mostra infatti che la partecipazione nel Fondo Atlante è stata svalutata di 6,389 milioni, riducendone così il valore a 984.428 euro. Ne ha risentito, naturalmente, l'attivo, per cui il patrimonio netto è sceso a 118,888 milioni dai 194,235 milioni del 31 dicembre 2016.
Comunque, l'esercizio è stato chiuso con un avanzo (utile netto) di 5,210 milioni, cifra inferiore di soli 4 milioni a quella del 2016. Pressochè uguale anche l'entità delle entrate, ammontate a 7,107 milioni (7,186 milioni nel 2016), mentre sono diminuiti da 2,231 milioni a 2,143 milioni gli oneri totali, dei quali 479.447 euro rappresentati dai compensi e rimborsi spese per gli organi statutari e 455.692 dalle spese per il personale.
Dell'avanzo, 4 milioni sono stati destinati ai fondi per l'attività istituzionale della Fondazione, il cui fondo per la stabilizzazione delle erogazioni è rimasto pari a 5,693 milioni. Nel corso del 2017 sono stati stanziati 8,5 milioni: 5,1 per l'attività erogativa e 3,4 per gli investimenti correlati alla missione della Fondazione, che ha previsto di destinare, quest'anno, 9 milioni per gli scopi statutari: in particolare, circa 4 milioni per welfare, assistenza sociale, beneficienza, arte e cultura, educazione e formazione.
Fra l'altro, dal bilancio emerge che la Fondazione Carispezia al 31 dicembre aveva il 20,01% del capitale di Carispezia, la banca conferitaria passata sotto il controllo di Cariparma-Crédit Agricole (la partecipazione ha generato un dividendo si 3,962 milioni), lo 0,043% di Intesa Sanpaolo (dividendo di 1,279 milioni), lo 0,1093% di Cassa Depositi e Prestiti (resa di 1,093 milioni), oltre che l'1,3482% della Salt (gruppo Gavio, autostrade) e, fra l'altro, il 5,97% di Dea Capital Reale Estate Sgr (gruppo De Agostini, che fa capo alla famiglia novarese Boroli-Drago).

FIRMATO RABBIA IL RITORNO ALL'AVANZO
Giovanni Rabbia
Dal rosso al nero. La Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo ha riportato i conti in attivo. Nel 2017, infatti, ha conseguito un avanzo di gestione (utile netto) di 1,253 milioni, a fronte della perdita di 63.542 euro subita nel 2016 e ricoperta con il risultato dell'esercizio. Tale, da consentire anche la destinazione di 920.002 euro ai fondi per l'attività istituzionale, somma che tiene conto dei 167.147 euro apportati al fondo di stabilizzazione delle erogazioni, la cui entità è stata riportata a 876.691 euro.
Il bilancio 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, presieduta da Giovanni Rabbia (Segretario generale è Laura Ponzalino), mostra che le gestioni patrimoniali, rappresentanti il 29,4% dell'attivo) hanno reso 379.288 euro, i dividendi 526.113 euro, gli interessi e gli altri proventi 524.819 euro. Ci sono stati, inoltre, proventi straordinari per 415.590 euro. A fronte di questi incassi, sono stati consuntivati oneri pari a 586.788 euro e imposte per 55.579.
In particolare, i costi conseguenti ai compensi e rimborsi spese degli organi statutari sono scesi a 176.224 euro dai 194.602 del 2016, rappresentando solo il 30% del totale degli oneri.
Il patrimonio netto è ammontato a 60,246 milioni, mentre era di 59,944 al 31 dicembre 2016.
Nel portafoglio della Fondazione, che non ha più alcuna azione della Cassa di Risparmio di Saluzzo, appartente al gruppo Bper, alla fine dell'anno scorso figuravano partecipazioni in Cassa Depositi e Prestiti (valore di 5,353 milioni), in Cdp Reti (1 milione) e, fra l'altro, in Banca d'Italia (2,5 milioni).
L'anno scorso, la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo ha deliberato erogazioni per 848.725 euro.

LOMBARDI SODDISFATTO DELL'IMPENNATA DEI PROVENTI
Fernando Lombardi 
Soddisfatto dei risultati 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli il suo presidente Fernando Lombardi. I proventi sono saliti a 5,644 milioni dai 3,849 del 2016, mentre gli oneri sono diminuiti da 1,089 milioni a 981.229 euro, nonostante un incremento più che doppio delle imposte, passate infatti dai 528.709 euro dell'esercizio precedente ai 1,335 milioni del 2017. Di conseguenza è nettamente migliorato il risultato di gestione (utile netto), che è stato di 3,352 milioni contro i 2,112 milioni dell'anno precedente.
Ed è cresciuto, naturalmente, anche il patrimonio netto, ammontato a 116,240 milioni al 31 dicembre 2017 mentre era di 115,570 milioni alla stessa data 2016. Il totale dell'attivo è di 123,3 milioni. Invariato sui 2 milioni il fondo di stabilizzazione delle erogazioni (riserva per continuare l'attività istituzionale anche in periodi di difficoltà per la riduzione delle entrate).
A proposito di introiti, nel bilancio si legge che la la partecipazione in Biverbanca, pari al 6,144% del capitale della conferitaria, ha generato dividendi per 275.527 euro, poco più di quella in Banca d'Italia (226.666 euro) e meno di quella in Cassa Depositi e Prestiti (333.896 euro, rendimento del 9,54%). L'investimento in Cdp Reti ha fatto incassare 160.396 euro e quello in Ream Sgr 115.380.
Nel 2017, la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, il cui Segretario generale è Roberto Cerreia Vioglio, ha stanziato 2,991 milioni per il finanziamento di 181 interventi istituzionali, 438 mila euro in più rispetto all'anno precedente, quando le erogazioni erano state 163.

Nomine, promozioni e riconoscimenti

PATRIZIA LOMBARDI “DONNA ECCELLENTE”
Patrizia Lombardi
Nuovo riconoscimento a Patrizia Lombardi, da poco prorettrice del Politecnico di Torino, cioè principale collaboratrice di Guido Saracco, neo rettore. Patrizia Lombardi ha appena ricevuto il premio “Award Eccellenze Donna”, assegnato dalla Fidapa Bpw Italia a cinque donne forti, “che passano dal pensiero all'azione, lasciando un segno”. Il premio le è stato consegnato alla Camera di commercio di Alessandria, dove ha le sue origini. Motivazione: “Per l'appassionato impegno volto a promuovere nell'educazione universitaria la cultura e la sensibilità verso l'ambiente e per il fondamentale contributo alla ricerca scientifica”.
Con lei, sono state premiate Romilda Tafuri, prefetto di Alessandria, Luisella Melchionni, imprenditrice, Maria Giulia Cavalli, attrice e Valentina Sumini, ricercatrice e progettista al Mit di Boston.
Già direttore del Dipartimento interateneo di Scienze, progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino, dove si è laureata in Architettura nel 1988 e dove è professore ordinario dal 2011, Patrizia Lombardi, sposata, ha poi conseguito il master al Corep ed è stata allo Iuav di Venezia, prima di andare a perfezionarsi all'Università di Salford. Nel suo prestigioso curriculum figura anche la direzione scientifica al master dell'Unesco “Management of cultural projects and world heritage” all'Itc-Ilo.

A LUCA UBALDESCHI LA DIREZIONE EVENTI GNN
Luca Ubaldeschi
Nell'intervista pubblicata sull'ultimo numero di Prima Comunicazione, Maurizio Molinari, direttore de La Stampa e direttore editoriale di Gedi News Network (Gnn), ha detto che spera, si augura ed è convinto “che si arrivi molto presto, nelle prossime settimane, a creare una direzione eventi di Gnn, la cui responsabilità è destinata a Luca Ubaldeschi, già direttore vicario della Stampa, perchè è il migliore e ha già organizzato con successo il tour del Nordovest. Si assumerà anche la responsabilità di lavorare con i giornali locali in ogni sede”.
Nato a Novi Ligure, che gli ha anche attribuito La Torre d'Oro, il più prestigioso premio cittadino, Luca Ubaldeschi, laureato in Scienze politiche, è un ottimo giornalista, che alle grandi doti professionali aggiunge quelle della signorilità, della pacatezza, della costante disponibilità e di una forte sensibilità. Nella carta stampata ha esordito scrivendo di cronaca e sport. Fra l'altro, è autore di un bel libro su Fausto Coppi. Modesto, non ricorda mai ch, dal 2014, è anche Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Gedi News Network è la nuova società interamente di Gedi Gruppo Editoriale (controllata dai fratelli De Benedetti, figli di Carlo, e partecipata dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi), nata incorporando Finegil Editoriale (testate locali di Repubblica-L'Espresso) e Agl, l'agenzia a servizio dei giornali del Gruppo.
La Gnn è presieduta da Luigi Vanetti, ex amministratore delegato di Itedi, dopo esserlo stato dell'Editrice La Stampa. La Divisione Nord Ovest della Gnn ha come amministratore delegato e direttore generale Maurizio Scanavino, che è stato direttore generale di Itedi.

GIUSEPPE PROTO VICE PRESIDENTE SADEM E SAVDA
Giuseppe Proto
In seguito alla riorganizzazione delle sue attività nel nostro Paese, Arriva Italia, del colosso tedesco DB, ha creato diverse direzioni e razionalizzato gli incarichi nelle società operative. Giuseppe Proto, che è stato nominato direttore del Business Develoment di Arriva Italia, la capogruppo, ha lasciato il vertice operativo della controllata Sadem (gestisce servizi di trasporto pubblico locale nella provincia di Torino) a Valentina Astori, nuovo amministratore delegato anche della Savda, che gestisce le linee di autotrasporto valdostane. Sadem e Savda costituiscono, nel Nord Ovest, un polo con oltre 400 autobus e 450 dipendenti.
Giuseppe Proto, laureato in Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino, è stato nominato anche vice presidente sia della Sadem che della Savda.

ANTONIO MACONI PRESIDENTE FONDAZIONE SOLIDAL
Antonio Giovanni Maconi, una lunga attività ai vertici degli organi della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, della quale è stato anche vice presidente, è il nuovo presidente della Fondazione Solidal Onlus, dove subentra a Pier Angelo Taverna, il numero 1 della Fondazione Cr Alessandria. Oltre che da Giovanni Maconi, fra l'altro promotore del Premio giornalistico Franco Marchiaro, il Consiglio di amministrazione della Fondazione Solidal Onlus è formato da Giovanni Maria Ghè (vice presidente), Pier Angelo Taverna, Raffaele Ricciardi, Luciano Mariano, Fausto Bellato, Carlo Frascarolo, Roberto Malvezzi, Marco Laguzzi, Andrea Marchelli, Manuela Ulandi e Giulio Veggi.
Tra le attività della Fondazione Solidal Onlus spiccano le borse di studio intitolate a Umberto Eco e a Gianfranco Pittatore, il progetto “Un quaderno per te”, l'adesione al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e iniziative per contrastare l'emergenza abitativa.


UMBERTO DIANZANI (AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI NOVARA)
Umberto Dianzani
Dall'inizio di maggio, Umberto Dianzani, nato a Genova nel 1959, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in ematologia sperimentale dopo la laurea in medicina, con lode, a Torino, è il direttore della Struttura complessa a direzione universitaria di Biochimica clinica dell'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" di Novara. Dal 1999 è professore ordinario di immunologia all'Università del Piemonte Orientale. Ha svolto attività di ricerca anche negli Stati Uniti. E' autore o coautore di numerosi testi scientifici pubblicati da riviste internazionali.



FRANCESCO BRUZZO (SOCIETA' ECONOMICA DI CHIAVARI)
Francesco Bruzzo
L'imprenditore Francesco Bruzzo è il nuovo presidente della Società Economica di Chiavari, della quale era vice presidente. Il vertice è completato dal vice presidente Enrico Rovegno e da Massimo Baciocco, Margherita Casaretto, Franco Cavagnaro, Ettore Chiti, Cesare Dotti e Raffaele Fontanarossa. Bruzzo è stato presidente del Consorzio Tutela dell'olio extravergine d'oliva della Riviera Ligure, vice presidente della Fiera di Genova e consigliere di Indirizzo della Fondazione Carige.

FRANCESCO OSELLA (BANCA CRS)
Francesco Osella
E' destinato a restare al vertice della Banca Crs - Cassa di Risparmio di Savigliano per altri tre esercizi, Francesco Osella, riconfermato presidente dall'assemblea della Cassa di Risparmio che ha come azionisti l'omonima Fondazione e la Biper-Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Con Francesco Osella, 62 anni, laurea in Scienze dell'Informazione, vice presidente di Aubay, sono stati confermati consiglieri di amministrazione Luca Crosetto (rinominato vice presidente), Agostino Gribaudo, Gian Marco Dall'Olio e Tonino Gai. New entry, invece, il torinese Giovanni Zucchetti, Alessandro Carpinella, Benedetto Buscaino, Marco Scalvini.

ERCOLE ZUCCARO (BANCA DI ASTI)
Ercole Zuccaro, vice presidente Banca di Asti
Dopo dieci anni da consigliere di amministrazione della Banca di Asti, Ercole Zuccaro è stato "promosso" vice presidente. E' stato eletto dall'assemblea degli azionisti della banca presieduta da Aldo Pia (il 37,82% del capitale fa capo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e il 13,65% alla Banca Popolare di Milano del gruppo Banco Popolare). E' subentrato a Maurizio Rasero, dimessosi dopo essere diventato sindaco di Asti. Il Cda della Banca è stato integrato anche con Secondo Rabbione.
Presidente uscente di Pitagora, controllata della Banca di Asti, come Biverbanca della quale è stato consigliere di amministrazione, Ercole Zuccaro, agrotecnico, giornalista professionista, è direttore sia di Unionservice della Confagricoltura di Torino sia dell'Unione regionale degli agricoltori della Valle d'Aosta.

LUCIO ZANON DI VALGIURATA (CREDEM)
Lucio Zanon di Valgiurata
Grande riconoscimento per il torinese Lucio Zanon di Valgiurata: è stato eletto presidente del Credem – Credito Emiliano, tra i principali gruppi bancari privati italiani - 691 filiali, 6.140 dipendenti più 820 consulenti finanziaria, utile netto di 186,5 milioni nel 2017 – controllato dalla famiglia Maramotti (Max Mara) e partecipato anche dalla svizzera Pictet, che ne possiede il 5%.
Classe 1956, laurea in Giurisprudenza e studi di perfezionamento alla London School of Economics, Cavaliere del lavoro dal 2009, Lucio Zanon di Valgiurata è uno dei fondatori del gruppo finanziario Fenera, della cui holding è presidente e amministratore delegato. Il nuovo incarico al Credem, del quale è stato vice presidente dal 2012 fino all'ultima assemblea, si aggiunge a quelli di presidente di Credem Lux, di vice presidente di Credem Holdin e di Credem Private Equity, di consigliere di amministrazione di Banca Euromobiliare, Credemassicurazioni, Pkp e, fra l'altro, della banca privata svizzera Morval.

ALESSANDRO BARBERIS (TECNOINVESTIMENTI)
Alessandro Barberis
Alessandro Barberis è il nuovo vice presidente di Tecnoinvestimenti, società quotata alla Borsa di Milano e con quartiere generale sotto la Mole. Nato nel 1937 a Torino, dove si è laureato in Ingegneria, tre figli, componente del Consiglio di Indirizzo della Compagnia di San Paolo, Alessandro Barberis ha un ricco e glorioso curriculum. Fra l'altro è stato vice presidente della Fiat, dopo esserne stato amministratore delegato e, prima, direttore generale. E' stato amministratore delegato della Magneti Marelli, presidente della Piaggio e della Camera di commercio di Torino (per dieci anni), di Eurochambres, Infocamere, Ancma (associazione nazionale dei costruttori di motocicli e affini), Unione industriale di Pisa e Confindustria. Proprio Eurochambres, che raggruppa 1.700 Camere di commercio con 19 milioni di imprese ha appena attribuito il premio Eurochambres Award ad Alessandro Barberis (socio del “Subalpino”, il prestigioso, ambito ed esclusivo circolo torinese da poco presieduto dal costruttore Alberto Prono).

MARIA PAOLA CLARA (BIM-BANCA INTERMOBILIARE)
Maria Paola Clara
Tra i nuovi consiglieri di amministrazione della Bim-Banca Intermobiliare, gruppo subalpino di Private Banking appena passato sotto il controllo dell'inglese Trinity (Attestor Capital), che l'ha rilevato dai liquidatori di Veneto Banca, l'unica torinese è Maria Paola Clara. Classe 1964, laurea in Fisica conseguita sotto la Mole, master in Business administration alla Sda Bocconi e, fra l'altro, un dottorato al Cern di Ginevra, Maria Paola Clara lavora per Classis Capital Sim, dopo essere stata presidente Finanza & Futuro Banca (ora Deutsche Bank Italia) fino a poche settimane fa. Precedentemente ha ricoperto incarichi apicali in Unicredit, Pioneer, Banca Aletti, nel gruppo Ras e in Comit. E' stata liceale al Principessa Clotilde di Savoia, nel capoluogo piemontese.

ANDREA BENVEDUTI (REGIONE LIGURIA)
Andrea Benveduti
Andrea Benveduti è il nuovo assessore della Regione Liguria allo Sviluppo economico. E' subentrato a Edoardo Rixi, dimessosi dopo essere stato eletto in Parlamento. Nato nel 1963 a Genova, dove si è laureato in Economia e commercio, Andrea Benveduti è Cfo (responsabile Finanza) e componente dei consigli di amministrazione delle società italiane del Gruppo Axpo, attive nella produzione, trading e fornitura di energia elettrica, gas e relativi certificati finanziari e prodotti derivati, oltre che nello sviluppo di soluzioni di efficienza energetica. Appassionato di sport (istruttore di Krav Maga, tiro a segno, trekking) è stato paracadutista della Folgore.


SERGIO ENRICO E MARIA CRISTINA RONC (FORTE DI BARD)
Maria Cristina Ronc 
Nuovo vertice al Forte di Bard, l'associazione alla quale è affidata la gestione dell'omonimo e sempre più rilevante polo museale valdostano (nel 2017 ha avuto ricavi per 5,4 milioni e un utile di 31.000 euro). Alla presidenza è appena stato insediato Sergio Enrico, sindaco di Pont-Saint Martin e consigliere di amministrazione di Inva, dopo essere stato alla guida della Camera di commercio di Aosta. Con Sergio Enrico del nuovo Consiglio di indirizzo del Forte fanno parte anche Deborah Jacquemet, sindaco di Bard, Giulia Radin, designata dalla Compagnia di San Paolo, oltre ai membri di diritto, a partire dal Soprintendente regionale ai Beni culturali, Roberto Domaine e al dirigente dell'assessorato al Turismo valdostano, Paolo Ferrazin.
Direttore del Forte di Bard è stata nominata l'archeologa Maria Cristina Ronc, 59 anni, dipendente della Regione Valle d'Aosta, responsabile del Mar – Museo archeologico regionale, referente regionale nel progetto Minerva per il ministero dei Beni e delle attività culturali, docente a contratto all'Università di Aosta. Diplomata lla Scuola di Paleografia e di dottrine archivistiche all'Università di Torino, Maria Cristina Ronc ha anche ricevuto i premi Roi Badouin (Bruxelles) e Cap Com )Parigi).

XAVIER JACOBELLI E FEDERICO VINCENZONI (TUTTOSPORT)
Xavier Jacobelli
Freschissimo ricambio anche sul ponte di comando di Tuttosport, il quotidianosportivo torinese che fa capo al gruppo romano Amodei, proprietario del Corriere dello Sport e del 10% del Giornale di Paolo Berlusconi. Direttore di Tuttosport è diventato Xavier Jacobelli, bergamasco di 58 anni, mentre amministratore delegato di Nes, la società editrice del quotidiano, è stato nominato Federico Vincenzoni, 38 anni, abruzzese di nascita e romano d'adozione, già direttore generale del Tempo.

TIZIANA NASI (FONDAZIONE AGNELLI)
Tiziana Nasi
Dopo esserne stata consigliere di amministrazione per vari anni, Tiziana Nasi è diventata vice presidente della Fondazione Agnelli, prendendo il posto ricoperto da John Elkann, diventato presidente dopo l'abbandono dell'incarico da parte della zia Maria Sole Agnelli, lasciato a 92 anni, dopo un mandato durato 14. Nata a Torino nel 1948, componente della famosa famiglia del fondatore della Fiat, Tiziana Nasi, grandissima passione per la montagna e, in particolare, per Sestriere, di cui suo padre è stato sindaco per trent'anni, Tiziana Nasi è presidente della Fisip (Federazione italiana degli sport invernali paralimpici) e del Campionato del mondo di tiro con l'arco. Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e, fra l'altro, Premio Bojanen, Tiziana Nasi è stata anche presidente della Sestrieres, la società che gestice gli impianti della Via Lattea, il noto comprensorio sciistico piemontese.

Nuovi record per 6 quotate del Nord Ovest L'Ftse Mib recupera il livello di 10 anni fa

John Elkann, numero di Exor

Toro alla carica in Piazza Affari. E sei quotate del Nord Ovest ne beneficiano in modo particolare per far registrare alle rispettive azioni il nuovo massimo storico. Ad approfittare dell'andamento favorevole del mercato - oggi, 7 maggio, l'indice Ftse Mib, che rappresenta le 40 principali società trattate alla Borsa di Milano, ha raggiunto il livello di 24.544,26 punti, il più alto dall'inizio di ottobre del 2008 – sono state non solo la Ferrari, ma anche la sua controllante Exor, Dea Capital, Erg, Italgas e Sias. Tutte ai loro nuovi record.
La scalata della Ferrari sembra irrefrenabile. Il titolo è arrivato a 118,05 euro, in seguito all'incremento del 3,73% rispetto a venerdì scorso. E' l'aumento maggiore del paniere Ftse Mib e diventa ancora più significativo se si considera che esattamente un anno fa l'azione Ferrari valeva 72,25 euro, il 63,4% in meno.
Sul podio dei maggiori rialzi Ftse Mib è salita anche Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann-Nasi. L'ultimo prezzo dell'azione Exor, infatti, è risultato di 65,08 euro, superiore del 2,29% al precedente e tale da rappresentare il nuovo massimo di sempre. L'8 maggio di un anno fa valeva 43,85 euro.
A conquistare i nuovi primati sono state anche le azioni di Dea Capital (gruppo De Agostini della famiglia novarese Boroli-Drago), il cui prezzo odierno è stato di 1,56 euro (+1,83% rispetto all'ultimo giorno borsistico della settimana scorsa); Erg (famiglia Garrone-Mondini di Genova) arrivata a 20,28 euro (+1,30%), Italgas con 5,338 euro (+0,64%) e la Sias (gruppo Gavio di Tortona), con 18,39 euro (+1,16%).
L'8 maggio del 2017, Dea Capital quotava 1,4215 euro, Erg 11,68 euro, Italgas 4,356 euro e Sias 9,57 euro. In dodici mesi, il valore della Erg è aumentato del 78,6% e quello della Sias addirittura del 92,16%.


PRIMA INDUSTRIE: BOOM DELL'UTILE E DEGLI ORDINI

Gianfranco Carbonato, presidente esecutivo
Ha superato i 210 milioni di euro il valore del portafoglio di Prima Industrie alla fine del mese appena passato. La notizia è contenuta nel comunicato dell'impresa torinese presieduta da Gianfranco Carbonato, che riporta i risultati conseguiti nel primo trimestre di quest'anno.
Quotata in Borsa, nel segmento Star, Prima Industrie ha avuto un fatturato consolidato di 95 milioni dal primo giorno di gennaio all'ultimo di marzo (+6,8% rispetto allo stesso periodo 2017), un margine operativo lordo di 6,9 milioni (+10,1%) e un utile netto di 4,7 milioni, a fronte degli 800.000 euro del primo trimestre dell'anno scorso.
L'acquisizione di nuovi ordini da parte di Prima Industrie nei primi tre mesi è aumentata del 7,4% essendo risultata pari a 120,5 milioni, che hanno portato a 192,5 milioni il totale al 31 marzo, il 17,3% in più rispetto ai 164,2 milioni di un anno prima.
L'indebitamento netto del Gruppo, leader nello sviluppo, nella progettazione e commecializzazione di laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera (vanta circa 13.000 macchine installate in più di 80 Paesi), a fine marzo è risultato di 84,7 milioni a fronte dei 101,1 milioni di fine marzo 2017.
Oggi, l'ultimo prezzo dell'azione Prima Industrie in Borsa è stato di 42,25 euro, superiore di 60 centesimi al precedente.

Il Premio Carta 4.0 a Urbano Cairo (Rcs) per l'edizione torinese del "Corriere"

Urbano Cairo, numero 1 di Rcs MediaGroup

“Come sarebbe il mondo senza la carta?”. Questo interrogativo è il tema della tavola rotonda in programma al Salone Internazionale del Libro di Torino, giovedì 10 maggio (inizio ore 12). Iniziativa organizzata dall'Unione Industriale di Torino e dalla Federazione Carta e Grafica, con lo scopo di analizzare la rilevanza che la carta continua ad avere nella nostra vita, nonostante la digitalizzazione e la crescente dematerializzazione.
Fra l'altro, la filiera rappresentata dalla Federazione Carta e Grafica, che associa Acimga (macchine per la grafica e cartotecnica), Assocarta (carta e cartone), Assografici (grafica e cartotecnica) più l'Unione Grafici di Milano e Comieco, esprime un fatturato di 23,7 miliardi euro (nel 2016), generato da 18.600 imprese, con circa 170.000 addetti.
Nel contesto della tavola rotonda l'Unione Industriale – come ha comunicato l'organizzazione torinese presieduta da Dario Gallina e diretta da Giuseppe Gherzi – e la Federazione Carta e Grafica assegneranno il Premio Carta 4.0, giunto alla seconda edizione. “Il riconoscimento – si legge nella nota – verrà consegnato a un editore di cui verrà svelato il nome nel corso della stessa manifestazione”.
Inevitabile, a questo punto, la caccia al premiato, che, secondo fonti attendibilissime, è Urbano Cairo. Diversi soggetti hanno riferito che il destinatario del Premio Carta 4.0 di quest'anno è il numero 1 della Cairo Communication e della sua controllata Rcs MediaGroup.
Umberto La Rocca, responsabile del Corriere Torino
A rendere assolutamente credibile l'indiscrezione è anche la constatazione della fiducia di Urbano Cairo nella carta stampata, tale da portarlo a lanciare il “Corriere Torino”, edizione locale del Corriere della Sera (Rcs MediaGroup). Un'operazione in totale controdenza, ma che si sta rivelando un altro successo dell'imprenditore alessandrino, fra l'altro patron del Torino Calcio.
Il Corriere Torino, della cui redazione è responsabile Umberto La Rocca, si è già affermato, per la sua alta qualità, sotto la Mole, nella provincia e nel resto del Piemonte. In meno di sei mese dal primo numero è già diventato un punto di riferimento e di costante attenzione della classe dirigente regionale, oltre che di tanti esponenti del sistema economico, accademico, delle libere professioni e del variegato mondo della cultura.

Un potpourri interregionale


PIEMONTE PRIMO PER LE ACQUE MINERALI
Alberto Bertone patron di  Acqua Sant'Anna Fonti di Vinadio
Il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di concessioni di acque minerali attive (43, pari a circa il 15% del totale nazionale); mentre il Veneto e la Campania si pongono al vertice per numero di concessioni termali rilasciate (rispettivamente 146 e 135, che insieme costituiscono il 57% del totale). Lo ha comunicato, recentemente, il ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), precisando che dalle dichiarazioni pervenute dal circa il 90% delle Amministrazioni pubbliche competenti – Regioni, Province e Comuni – sono state censite 295 concessioni per lo sfruttamento delle acque minerali, rilasciate a 194 concessionari, e 489 per lo sfruttamento delle acque termali, rilasciate a 418 concessionari.

BORSA AIM: IN PERDITA QUATTRO SU CINQUE
Delle cinque società del Nord Ovest quotate appartenenti al segmento Aim della Borsa Italiana, quello dedicate alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita e decise a investire sulla loro crescita, soltanto una ha iniziato il mese di maggio con un valore di mercato superiore a quello dell'esordio in Piazza Affari. L'eccezione è rappresentata dalla biellese Cdr Advance Capital, la cui azione è stata prezzata 1,08 il 2 maggio, a fronte dell'euro tondo del 30 luglio 2012, quando sono iniziate le sue contrattazioni.
Invece, il prezzo dell'azione Cover50 è sceso dai 18,60 euro del 13 maggio 2015 a 10,40 dell'inizio di questo mese e quello di Italia Independent (Lapo Elkann) dai 26 euro del 28 giugno 2013 ai 4,33. La Orsero di Albenga ha visto calare la sua quotazione dai 10 euro per azione fissato il 10 novembre del 2015 a 8,63 euro. E il prezzo dell'azione Visibilia Editore, società controllata e guidata dalla cuneese Daniela Garnero Santanchè è precipitato dai 6,40 euro del 16 marzo 2010 agli 8 centesimi del 2 maggio.
Questi dati sono stati pubblicati dal settimanale Milano Finanza, che ha dedicato all'Aim un ampio ed esauriente servizio curato da Elena Dal Maso.

IN LIGURIA LA TERRA ARABILE PIU' COSTOSA
E' della Liguria il primato nazionale del prezzo medio della terra arabile: 108.000 euro per ettaro seminativo, a fronte dei 40.153 euro della media italiana e dei 63.000 euro della media dell'Olanda, che ha la superficie agricola più cara d'Europa (la media è di 12.744 euro per ettaro in Spagna, 6.060 euro in Francia e 25.732 euro in Gran Bretagna). Il costo dei terreni è uno dei problemi dell'agricoltura italiana, che però sta mostrando segni di ripresa, di vitalità e di interessa anche da parte dei giovani.
Nel biennio 2016-2017 quasi 30.000 giovani hanno presentato domanda per partecipare ai Piani di sviluppo rurale dell'Unione Europea: 1.807 domande sono targate Piemonte, 445 Liguria e 39 Valle d'Aosta. Fiducioso sul rilancio della nostra agricolturà è Robero Moncalvo, presidente nazionale della Coldiretti da fine 2013. Piemontese, Roberto Moncalvo, laureato in Ingegneria dell'Autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare dell'azienda agricola “Settimo Miglio”, che gestisce con la sorella Daniela a Settimo Torinese.

I CAMPIONI DEI DISTRETTI SUBALPINI
I giovani Vergnani
“Più elementi portano a pensare che i distretti industriali del Piemonte possano continuare a essere un punto di forza dell'economia della regione e dell'Italia. Su tutti, lo sviluppo di nuove imprese champion, campioni di crescita redditività che si stanno affermano grazie a un buon posizionamento strategico, altamente dinamiche e in grado di garantire un ricambio generazionale”. Lo ha detto Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta in occasione della presentazione della ricerca di Monitor dei distretti del Piemonte relativa all'ultimo quadrimestre 2017, curata dalla Direzione studi e ricerche della Banca.
Tra le 84 imprese champion distrettuali del Piemonte spiccano: Panealba (dolci di Alba e Cuneo), Ruffoni (casalinghi di Omegna), Santero Fratelli e Cantine dei Marchesi di Barolo (vini di Langhe, Roero e Monferrato), Lawer (maccnhine tessili di Biella), Vitale Barberis Canonico, Successori Reda e Soft NW (tessile di Biella), Rubinetterie Codor, Caleffi, Carlo Poletti, Fima Carlo Frattini, Fratelli Pettinaroli (rubinetteria e valvole di Cusio-Valsesia), Raselli Franco e Recarlo (oreficeria di Valenza).
Quanto alle imprese giovanili in evidenza nei distretti industriali del Piemonte, la ricerca di Intesa Sanpaolo cita: Caffè Vergnano (caffè, confetterie e cioccolato torinese), Erreesse, Guidi e Zanellato (rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia), Ftc (tessile di Biella), Rolando (vini dellle Langhe, Roero e Monferrato), Costanzo e Rizzetto, Catananti (oreficeria di Valena), Riseria di Agliano (riso di Vercelli), Golosi di Salute (dolci di Alba e Cuneo)

SANDRO GUALA VARA “FITNESS TORINO”
“Fitness Torino” è cos' che è stato battezzato il neonato consorzio avviato dalle 20 palestre storiche cittadine che hanno deciso di unire le loro forze per valorizzare la loro consolidata qualità, raggiunta con il rispetto di una serie di requisiti, a partire dalla disponibilità di personale che deve avere frequentato corsi specifici di formazione e almeno 8-10 anni di eseprienza. Promotore e presidente del consorzio è Sandro Guala, titolare della Gimnica, “storica” palestra della Crocetta, il quartiere della Torino Bene. Di “Fitness Torino” fanno parte anche Palestre Torino, Squash Point, Palestra Azzurra, Bfc, Royal, Europeen, I-Fit, John Fitness, First Evolution, H360, Olympic, FormaeBenessere, Infitness, Sport Town, Santa Monca, Stella Polare, Ronchi Verdi e Il Mondo.

INVA SODDISFA LA VALLE D'AOSTA
Inva, società inhouse della Regione Valle d'Aosta, che progetta e realizza sistemi informativi per i propri azionisti (il 75% del capitale appartiene alla Regione, il 14,21% al Comune di Aosta, il 9,91% alla Ausl e il restante 0,88 è diviso fra 90 Comuni, Unité des Communes e altri enti pubblici locali) ha chiuso il bilancio 2017 con un utile lordo (pre tasse) di 934.507 euro, 300.000 in più rispetto all'esercizio precedente. Inva conta 240 dipendenti, ha come presidente Pier Carlo Rusci e come direttore Enrico Zanella.

Assicurazioni, il primato storico di Torino


di GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO
Il fuoco costituisce, da sempre, uno dei maggiori fattori di rischio per gli insediamenti umani. L’uomo non è tuttora capace, nonostante le millenarie esperienze e le tecnologie di cui dispone, di impedire che esso si scateni né, in molti casi, di limitarne la forza distruttiva. Ma nei secoli scorsi l’impatto del fuoco era certo più frequente e devastante. Interi quartieri delle maggiori città potevano divenire, all’improvviso, preda delle fiamme. Tra gli incendi più impressionanti della storia dell’umanità possono essere citati quelli secenteschi di Londra, in occasione di uno dei quali nell’arco di poche ore la città vide incenerirsi 13.000 case e 90 chiese.
Quanti venivano danneggiati dal fuoco si trovavano non di rado in condizioni di povertà, da cui potevano risollevarsi con l’aiuto dei privati, ottenendo una licenza di questua, o grazie - come ricorda Giuseppe Prato, in uno studio sulla nascita delle assicurazioni in Piemonte - a sussidi erogati dallo Stato e da enti locali. Le catastrofi londinesi del ‘600 stimolarono la fioritura di numerose assicurazioni contro gli incendi. La più antica, di cui si conservino documentate e precise memorie, fu fondata, si può dire quando le ceneri di Londra erano ancora calde, dall’economista Nicola Barbon.
Negli ultimi decenni del ‘600 e sino al 1720 si registrò la nascita, secondo quanto afferma C. Walford, di quasi duecento compagnie. Nel corso del ‘700, pur rimanendo l’Inghilterra detentrice del primato in questo campo e, più in generale, in campo assicurativo, le assicurazioni si moltiplicarono in tutt’Europa. Anche il Piemonte, dove sin dai primi anni del secolo XVIII si erano sviluppati progetti non privi di originalità, seguì la scia.
Pochi sanno che fu proprio un piemontese, Giovanni Battista Feruffini, il primo a suggerire, nel 1556-57, normative e regole che portarono a un disciplinamento e perfezionamento delle formule giuridiche e tecniche del contratto di assicurazione marittima.
Al Piemonte spetta anche un altro primato. Nacque qui, nel 1828, la più antica assicurazione italiana contro gli incendi, tuttora operante in piena autonomia: la Società Reale Mutua di Assicurazioni. Di tre anni più vecchie sarebbero una società nata a Napoli, sotto gli auspici dello Stato e una milanese, la “Compagnia di assicurazioni di Milano”, approvata dal governo austriaco; ma, la prima ebbe vita relativamente breve, mentre l’altra non è più autonoma, essendo da tempo stata acquisita da un grande gruppo assicurativo.
Con la Reale fu finalmente costituita una compagnia nazionale nel regno di Sardegna, di cui molti avevano segnalato l’utilità. Grazie a essa, infatti, si poteva spezzare il monopolio delle compagnie straniere (rappresentate essenzialmente da tre società parigine - La Phoenix, la Compagnie d’assurance generale e la Compagnie Royale - e dalla milanese “Compagnia di Milano”, in quel tempo considerata austriaca).
L’esistenza di una compagnia nazionale non poteva che avere effetti benefici per la bilancia commerciale e con essa si evitava che, in caso di controversie, i sudditi sabaudi si trovassero sottoposti alla giurisdizione di Paesi stranieri.
La scelta di costituire una mutua non fu priva di opposizioni, poiché vi era chi riteneva che un numero troppo elevato di soci avrebbe inevitabilmente provocato inerzia e inefficienza. La tenacia dei progettisti nel difendere il modello mutualistico alla prova dei fatti si rivelò vincente. La stessa politica commerciale della compagnia, che pose costantemente l’accento sui propri obiettivi filantropici e su un operare disinteressato, in contrapposizione alla fame di guadagno degli speculatori, agevolò una crescita rapida. Pur non essendo mancati periodi difficili, la Reale Mutua ha continuato a crescere e a consolidarsi in modo costante, mantenendosi tra le prime compagnie italiane e diventando un gruppo articolato che opera anche in Spagna e in Cile.

Banche e Fondazioni in breve


INTESA SANPAOLO

Cristina Balbo
Nel primo trimestre di quest'anno, Intesa Sanpaolo ha erogato in Liguria prestiti per 210 milioni di euro: 75 milioni alle imprese (+20% rispetto allo stesso periodo dell 2017), 100 milioni alle famiglie per i mutui (+20%, al netto delle surroghe) e 35 milioni a singoli individui per finanziamenti personali (+20%). Lo ha riferito Cristina Balbo, responsabile della Banca per Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, aggiungendo che il piano di Intesa Sanpaolo 2018-2021 prevede, per il sostegno dell'economia della Liguria, erogazioni per quattro miliardi, a fronte dei 2,6 del 2014-2017.
Sono invece 15 i miliardi di euro che Intesa Sanpaolo intende concedere in prestito a famiglie e imprese del Piemonte nel quadriennio appena incominciato. Intanto, dall'inizio di gennaio alla fine di marzo ha già erogato 455 milioni alle imprese (+10% rispetto al primo trimestre 2017) e 360 milioni a famiglie e singole persone.
Cristina Balbo ha detto anche che nel corso di quest'anno, Intesa Sanpaolo chiuderà otto filiali in Piemonte e una in Liguria

BANCA DI PIANFEI E ROCCA DE BALDI
La Banca di Pianfei e Rocca de Baldi, uno degli otto istituti di credito cooperativo della provincia di Cuneo, ha chiuso il bilancio 2017 con un utile netto di 1,531 milioni di euro, superiore di 120.000 euro a quello dell'esercizio precedente. La raccolta totale è salita di 20 milioni a 608, dei quali quasi 400 costituiscono la diretta (+3,6%). Gli impieghi economici sono cresciuti dell'1,6% a 341 milioni. Il patrimonio netto è passato da 41,3 a 43,5 milioni.
La Banca di Pianfei e Rocca de Baldi dispone di di una rete di 13 filiali sparse nel Cuneese e nel Savonese e, al 31 dicembre, aveva 81 dipendenti, poco meno di 6.000 soci e 17.000 clienti. Presidente è Paolo Blangetti e direttore Sergio Bongioanni. La Banca ha aderito al Gruppo Cassa Centrale, che riunisce oltre 90 fra Bcc e Casse rurali d'Italia.

CASSA RURALE E ARTIGIANA DI BOVES
Sergio Marro
Approvato all'unanimità, il bilancio 2017 della Cassa rurale e artigiana di Boves, che conta oltre 6.700 soci ed è la Bcc più longeva d'Italia, essendo stata costituita nell'ottobre del 1888 ed essendo prossima, quindi, al compimento dei 130 anni di attività. L'utile netto è stato di 1,2 milioni, che consente la destinazione di 200.000 al sostegno di associazioni, manifestazioni e interventi sociali nel territorio. La raccolta diretta è ammontata a 392 milioni (+2,5% rispetto al 31 dicembre 2016) e gli impieghi economici sono saliti del 7,4% a 292 milioni. Presidente della Cassa rurale e artigiana di Boves è Sergio Marro, dal 2008 e vice presidente è stato riconfermato Michele Baudino. Neo consigliere di amministrazione è stata eletto Claudio Pellegrino, mentre Giuseppe Oliva è stato rieletto. Direttore della Cassa è Ivano Pellegrino.

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI TORTONA
Il bilancio 2017 della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona riporta un avanzo di gestione (utile netto di 5,106 milioni, doppio rispetto al quello del 2016, che è stato di 2,562 milioni. E questo non è l'unico dato molto positivo, perchè, fra l'altro, la Fondazione presieduta da Dante Davio (vice presidente è Carlo Volpi e Segretario generale Andrea Crozza) ha aumentato del 53% i suoi proventi, risultati così di 7,5 milioni (gli apporti straordinari sono stati pari a 923.000 euro), mentre il totale degli oneri è stato di 2,394 milioni (+3,4%). Il patrimonio netto è ammontato a 218 milioni.

FONDAZIONE CRC DI CUNEO
Sta avendo successo il progetto Donare, iniziativa della Fondazione Crc di Cuneo che mira a rilanciare la cultura della donazione in provincia di Cuneo. Mentre sta procedendo alla sistematizzazione delle prime collezioni ricevute in dono sul finire dell'anno scorso e alla progettazione di azioni per la loro valorizzazione (l'archvio fotografico di Michele Pellegrino, la biblioteca personale di Mario Cordero e la collezione di opere d'arte monregalesi di Edmondo Bongioanni), in questi primi mesi del 2018 la Fondazione Crc ha ricevuto numerose proposte di donazioni, compreso un immobile. Al progetto ha voluto contribuire personalmente il presidente dellla Fondazione cuneese, Giandomenico Genta, donando un quadro dell'artista Giovanni Gagino, opera che rappresenta la chiesa di Santa Croce, monumento simbolo di Cuneo restituito in tutta la sua bellezza alla città dopo i restauri, finanziati anche dalla Fondazione.

FONDAZIONE CARIPLO
Giuseppe Guzzetti
L'anno scorso, la Fondazione Cariplo, presieduta da Giuseppe Guzzetti, è intervenuta nelle due province piemontesi di sua competenza, Novara e Verbania, sostenendo 33 iniziative per un totale di 3,411 milioni. In particolare, ha deliberato 24 contributi per la provincia di Novara (valore totale di 1,526 milioni) e 9 contributi per quella del Vco-Verbano Cusio Ossola (1,885 milioni). La Fondazione milanese, la maggiore in Italia per patrimonio netto (6,956 miliardi al 31 dicembre 2017 e avanzo d'esercizio di 403 milioni), è intervenuta anche in altre zone del Piemonte con 24 contributi del valore complessivo di 1,545 milioni. Nell'anno appena passato, dunque, la Fondazione lombarda ha fatto in Piemonte 57 interventi per un importo di poco inferiore ai 6 milioni di euro.

Mercato auto: solo a Imperia e Verbania meno immatricolazioni che nell'aprile '17


Nel Nord Ovest, in aprile, il mercato automobilistico è cresciuto più del doppio rispetto alla media nazionale. Nel mese appena passato, infatti, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta hanno fatto registrare, insieme, 28.392 immatricolazioni di vetture nuove, 3.736 più che nell'aprile del 2017, quando erano state 23.656. L'incremento è del 15,8%, mentre l'aumento di tutta l'Italia è stato del 6,47%, dato che le nuove immatricolazioni sono state 171.370 a fronte delle 160.969 dell'aprile dell'anno scorso.
L'Alfa Romeo Giulia Veloce
A fare da locomotiva dell'area è stato il Piemonte, dove, in aprile, sono state vendute 20.190 vetture nuove, 2.902 più che nello stesso mese precedente (+16,8%). In Liguria gli acquisti sono saliti da 2.626 a 2.798 (+6,5%); in Valle d'Aosta da 4.742 a 5.404 (+14%), numeri che non devono stupire perchè la provincia autonoma alpina ha una minore Ipt, così che diverse società con flotte automobilistiche immatricolano qui le loro vetture (l'imposta è più favorevole anche nelle province autonome di Bolzano e di Trento).
Comunque, ecco, per provincia, il numero delle immatricolazioni del mese scorso e, tra parentesi, quello dello stesso mese dell'anno scorso: Alessandria 1.097 (962), Aosta 5.404 (4.742), Asti 478 (445), Biella 467 (419), Cuneo 1.604 (1.414), Genova 1.526 (1.390), Imperia 295 (317), La Spezia 447 (430), Novara 918 (831), Savona 530 (489), Torino 14.041 (12.491), Verbania 350 (369), Vercelli 425 (357).
Il confronto evidenzia che soltanto in due province si sono vendute in aprile meno vetture che nel corrispondente mese 2017. Sono Verbania e Imperia. In particolare, quest'ultima resta il fanalino di coda del mercato automobilistico del Nord Ovest. Un ulteriore prova delle difficoltà dell'estremo Ponente Ligure.

Il Toro incorna le 5 quotate degli Agnelli che in un giorno valgono 3 miliardi in più


John Elkann accoglie a Torinoil presidente Sergio Mattarella 
E' certamente un Toro che piace anche alla famiglia più juventina al mondo, quello che oggi, 4 maggio, in Piazza Affari, ha “incornato” le società degli Agnelli-Elkann-Nasi. Tre delle loro cinque quotate hanno monopolizzato tutto il podio dei maggiori rialzi del Ftse-Mib, il paniere che comprende i 40 principali titoli della Borsa italiana.
Sul gradino più alto è salita l'azione Ferrari, che ha avuto un incremento del 7,71% rispetto al prezzo finale della seduta precedente e ha fatto segnare il suo nuovo record storico: 113,80 euro. Al secondo posto il mercato ha portato Fca-Fiat Chrysler Automobiles, la cui azione ha chiuso a 19,19 euro, il 3,24% in più. Terza Exor, la holding della grande Famiglia torinese, il cui prezzo è stato di 63,62 euro, superiore del 3,15% a quello di ieri.
E sono andati bene anche i titoli delle restanti due quotate controllate dalla finanziaria guidata da John Elkann, che ne è il presidente e l'amministratore delegato: l'azione della Juventus ha chiuso la seduta a 0,654 euro (+2,51%) e a 10,375 euro l'azione di Cnh Industrial (+0,97%).
La capitalizzazione delle cinque quotate controllate dalla famiglia Agnelli-Elkann-Nasi, storicamente bianconera (presidente della società calcistica è Andrea Agnelli) ha sfiorato gli 86 miliardi di euro: in un solo giorno è aumentata del 3,8%, pari a 3,165 miliardi.

Sport, pilastro come il lavoro e la scuola


di MARINA BOSIO

Lo storico passaggio della borraccia tra Bartali e Coppi
Allo Sport vengono attribuiti un valore, un ruolo e significati si sempre maggiore importanza non solo nella vita individuale, ma nell'intera società. Lo Sport non è più relegato a un hobby, un gioco o un semplice modo per mantenersi in forma e in salute. Si pensi solamente all'importanza delle palestre nei nostri quartieri più in difficoltà o al ruolo che i Giochi Olimpici invernali hanno avuto per il riavvicinamento tra le due Coree...fino ad oggi, venerdì 4 maggio, con la partenza del Giro di Italia a Gerusalemme, in onore del mitico Gino Bartali (1914-2000), proclamato cittadino onorario per avere salvato, con la sua bicicletta, più di 800 ebrei, al di là di tutti i suoi riconoscimenti sportivi.
Sport come scuola di vita, insegnamento e cultura, esempio di impegno e disciplina, modello di vita sano, pulito e leale; come gioco di squadra, ma anche come integrazione sociale e opportunità di lavoro, nonché come antidoto contro il terrorismo, la guerra e la paura.
Qui di seguito sono stati raccolti alcuni dei pensieri più belli sullo Sport espressi da Papa Francesco, dal presidente Sergio Mattarella e dal ministro dello Sport, Luca Lotti.
Qualche tempo fa, Papa Francesco ha menzionato la Scuola, lo Sport e il Lavoro come le tre colonne portanti della nostra società. "A voi sportivi, a voi dirigenti e a voi uomini della politica: educazione, sport e posti di lavoro!"
Perché lo Sport è una "esperienza educativa, un gioco e uno sprone a mettersi in gioco. Senza paura, con coraggio ed entusiasmo. Mettersi in gioco con gli altri e con Dio; non accontentarsi di un pareggio mediocre, dare il meglio di se stessi, spendendo la vita per ciò che davvero vale e che dura per sempre”.
“Se ci sono queste tre strade (Educazione, Sport e Lavoro) - ha continuato Papa Francesco - io vi assicuro che non ci saranno le dipendenze, niente droga, niente alcool. Perché la Scuola ti porta avanti, lo Sport ti porta avanti e il Lavoro ti porta avanti."
Papa Francesco esorta, inoltre, a comportarsi "da veri atleti, meritandosi ogni giorno i risultati attraverso impegno e fatica".
Augurando anche di sentire il gusto, la bellezza del gioco di squadra, che è molto importante nello Sport come nella vita, dicendo NO all'individualismo. "Appartenere a una società sportiva - ha spiegato Bergoglio - vuol dire respingere ogni forma di egoismo e di isolamento, è l'occasione per incontrare e stare con gli altri, per aiutarsi a vicenda, per gareggiare nella stima reciproca e crescere nella fraternità. NO a fare il gioco per se stessi, SI a fare il gioco di squadra".
Un ruolo altrettanto principale allo Sport all'interno della nostra società viene affidato dal nostro attuale Presidente dela Repubblica, Sergio Mattarella: "Grazie allo sport spesso ci sentiamo un popolo. Nello sport si specchia la nostra società. Voi sportivi siete l'immagine del nostro Paese, che siate campioni affermati o semplici appassionati. Parlo a tutti voi, anche alla meravigliosa galassia di società periferiche, dei piccoli centri. Sbaglia chi considera lo sport come un semplice tempo di ricreazione: lo sport è educazione, rispetto, cultura, economia; – ha detto Mattarella, prima di lanciare il suo monito - ripudiate il doping, il razzismo, la violenza. Favorite l'integrazione. Gestite in modo trasparente il rapporto con i tifosi. Abbattete le barriere, impegnatevi davvero perché lo sport sia un diritto di tutti e occorre impegnarsi affinché il suo esercizio diventi sempre più pieno. A tutti i bambini e a tutti i ragazzi va garantito l'accesso alle attività sportive, indipendentemente dal reddito delle loro famiglie. Ricordatevi di Pietro Mennea, un campione partito da molto lontano, con il lavoro, la passione, il sacrificio".
Alle parole di Sergio Mattarella si è allineato anche il ministro dello sport Luca Lotti, che ha aggiunto come lo sport sia anche il miglior antidoto a chi nel mondo vuole seminare il panico: "Lo sport è una delle risposte più efficaci che il nostro mondo ha da offrire a chi pratica il terrore. I fatti che continuano a scuotere l'Europa parlano chiaro: c'è chi ci vorrebbe chiusi in casa, in preda alla paura e al timore. C'è chi sta mettendo in discussione il nostro sistema di valori seminando il panico. Lo sport è un vero antidoto contro la paura".

Ecco la classifica mensile dei top manager con la migliore reputazione web in aprile

Sergio Marchionne, al primo posto
Nella classifica di aprile dei cento top manager con la migliore reputazione, attivi in Italia, undici sono del Nord Ovest, per nascita, o perchè a quest'area fanno riferimento le imprese per le quali lavorano. Ecco i nomi: Sergio Marchionne, Urbano Cairo, John Elkann, Carlo Messina, Catia Bastioli, Gian Maria Gros-Pietro, Gabriele Galateri di Genola, Paolo Fiorentino, Lao Civiletti, Luca Bettonte e Rodolfo De Benedetti.
Al primo posto si è confermato Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca-Fiat Chrysler Automobiles, numero 1 della Ferrari e, fra l'altro, presidente di Cnh Industrial. Sulla base della reputazione on line e calcolata dall'Osservatorio permanente di Top Manager Reputazion, Sergio Marchionne ha avuto 77,4 punti, un po' meno che in marzo, quando ha fatto segnare il suo massimo.
Secondo, con il punteggio di 75,1, si è piazzato Urbano Cairo, titolare della Cairo Communication, la quale controlla Rcs MediaGroup, entrambe quotate in Borsa, oltre che patron del Torino Calcio.
John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la holding alla quale fanno capo anche Fca, Ferrari, Cnh Industrial e la Juventus, è risultato sesto con 55,7 punti. 
Catia Bastioli, ad della Novamont
Dodicesima posizione per Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo (50,9 punti), quarantunesima per Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, presidente di Terna e Cavaliere del Lavoro (45,4). Lei ha preceduto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo e di Astm-Autostrada Torino Milano, al quale è stato attribuito il punteggio 45,2, che vale la posizione numero 42.
Venti posti dopo si trova Gabriele Galateri di Genola, il piemontese che presiede del Generali e, fra l'altro, l'IIT, l'Istituto italiano di tecnologie. Punteggio diGabriele Galateri: 41,8.
Paolo Fiorentino, amministratore delegato della travagliata Banca Carige, figura nella posizione numero 67 (punteggio di 40,6), due posizioni prima di quella assegnata a Lapo Civiletti, l'amministratore delegato del colosso dolciario Ferrero (40,4).
Gli ultimi due top manager che si trovano nella classifica dei 100 con la migliore reputazione riscossa sul web in aprile sono Luca Bettonte, amministratore delegato della Erg, settantatreesimo con 39,9 punti e Rodolfo De Benedetti, settantottesimo con 38,5 punti.

La Ream Sgr conferma Quaglia presidente e avvia il Fondo Valorizzazione Piemonte

Giovanni Quaglia riceve un suo ritratto dal club Dumse da Fé
Ream Sgr in accelerazione. La società torinese di gestione del risparmio, specializzata nella istituzione e nella gestione di fondi di investimento alternativi immobiliari (attualmente 12, del valore di 1,250 miliardi) destinati a investitori istituzionali, sta avviando il Fondo Valorizzazione Piemonte. Lo ha preannunciato Giovanni Quaglia, appena riconfermato presidente della Ream Sgr, aggiungendo che il nuovo fondo inizialmente promuoverà un progetto di valorizzazione del complesso immobiliare conosciuto come ex Manifattura Tabacchi di Torino e di alcuni immobili di proprietà del Comune di Novara, tra i quali la residenza Casa Bossi e l'ex macello comunale.
Il Fondo Valorizzazione Piemonte segue altri tre varati da Ream Sgr l'anno scorso. Gli ultimi due, avviati nel dicembre scorso, sono il Fondo J Village, destinato alla valorizzazione del complesso immobiliare adiacente allo stadio della Juventus; e il Fondo Social & Human Pourpose 2, con finalità etiche e sociali, i cui primi interventi sono attesi a brevissimo termine.
Ha da poco compiuto un anno, invece, il Fondo Geras che ha già acquisito cinque immobili che diventeranno Rsa (Residenze sanitarie assistenziali). Lo stesso fondo sta valutando ulteriori acquisti per aumentare l'offerta di posti letto per anziani e persone non autosufficienti, oltre che per studenti del Politecnico di Torino e delle Università piemontesi.
“Sono investimenti che produrranno per l'economia locale importanti ricadute in termini di occupazione, di recupero di aree dismesse e in fase di degrado e di rigenerazione del patrimonio immobiliare di Torino e della regione” ha commentato Giovanni Quaglia, presidente anche della Fondazione Crt, promotore e azionista di Ream Sgr con il 30,437% del capitale come la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Gli altri azionisti sono: Compagnia di San Paolo con il 9,496% alla pari della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e della Fondazione Crc di Cuneo. Hanno poi il 5% ciascuna la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e quella di Fossano. Il restante 0,638% fa capo alla Fondazione Sviluppo e Crescita Crt.
Oronzo Perrini, direttore generale
Prima di eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione, formato anche dai vice presidenti Mario Sacco e Maurizio Irrera e da Attilio Befera (indipendente), Domenica Demetrio, Giandomenico Genta, Fernando Lombardi, Antonio Miglio, Francesco Profumo e Pier Angelo Taverna, l'assemblea della Ream Sg ha approvato il bilancio 2017, chiuso con un margine operativo lordo di 3,313 milioni, pari al 43,6% del fatturato, e con un utile netto di 2,294 milioni, pari al 30,2% del fatturato.
Direttore generale della Ream Sgr è Oronzo Perrini, laureato in Scienze economiche e bancarie a Siena; mentre direttore dei Fondi immobiliari è Fabrizio Ravicino, laurea in Architettura al Politecnico di Torino.

Aeroporti: a marzo Torino 11°, Genova 20° Cuneo Levaldigi al trentunesimo posto

L'aeroporto "Sandro Pertini" di Torino-Caselle
La perdita del collegamento low cost con Roma Fiumicino si fa sentire sui conti dei passeggeri che utilizzano il “Sandro Pertini”, tanto far figurare l'aeroporto di Torino-Caselle fuori dalla top ten nazionale degli scali italiani più trafficati in marzo. Infatti, nella graduatoria di Assaeroporti, l'associazione delle società di gestione, il “Sandro Pertini” è risultato undicesimo, preceduto anche dall'aeroporto di Palermo.
Lo scalo torinese ha contato, in marzo, 366.789 passeggeri (-0,3% rispetto allo stesso mese del 2017), pari al 2,76% dei 13.275.445 registrati da tutti i 38 aeroporti nazionali censiti dalla loro associazione (+ 7,3%). A Palermo sono stati 433.387 (+19,6%), nonostante il numero di voli (3.368) minore di quello del “Pertini” (3.958, corrispondenti al 3,45% dei 114.833 aerei partiti o atterrati nel nostro Paese).
L'aeroporto di Torino ha avuto più passeggeri di Pisa (340.743, cresciuti dell'1,8% in più rispetto a marzo dell'anno scorso), di Bari (271.565, calati del 18,6%) Treviso (263.242, aumentati del 20,8%) e di Cagliari (257.580 e + 10,8%); oltre che di Verona, Firenze, Brindisi, Lamezia e Genova, il cui “Cristoforo Colombo” chiude la classifica dei primi 20 con i suoi 89.945 passeggeri (+10,2%) e 1.388 voli (+5,6%).
La top ten degli aeroporti italiani è aperta, naturalmente, dai due hub nazionali: Roma Fiumicino (in 23.447 voli e 3.220.554 passeggeri, incrementati rispettivamente del 2 e del 5%) e da Milano Malpensa (14.808 voli e 1.867.258 passeggeri, aumentati del 7,9% gli uni e del 14,1% gli altri). Terzo è lo scalo di Orio al Serio – Bergamo, con 6.881 voli (+5,7%) e 970.949 passeggeri (+4,7%).
Seguono, nell'ordine, Milano Linate, Venezia, Napoli, Catania, Bologna e Roma Ciampino.
Il secondo aeroporto piemontese è quello di Cuneo-Levaldigi, trentunesimo dei 38 censiti da Assaeroporti. In marzo, Cuneo-Levaldigi ha registrato 329 voli (-6,8% rispetto allo stesso mese precedente) e 7.176 passeggeri (-20,1%) in partenza o in arrivo. Meno traffico hanno avuto soltanto gli scali di Parma, Lampedusa, Brescia, Bolzano, Grosseto, Foggia e Taranto.
Tornando al “Sandro Pertini”, nel primo trimestre: ha registrato 1.013.276 passeggeri su 11.215 voli. Nell'intero 2017 ne aveva contati 4.176.656 (+5,7% sul 2016), record storico.
Dal 1956, lo scalo è gestito dalla Sagat, controllata all'80,28% da 2i Aeroporti, società della quale F2i Aeroporti Sgr della Cdp-Cassa Depositi e Presititi ha il 51% mentre il 49% è di Ardian, il colosso finanziario privato di Parigi nato da una scissione di Axa. Il 10% di Sagat, che ha poco più di 380 dipendenti, fa capo alla Fct Holding, finanziaria del Comune di Torino, che però ne ha avviato la dismissione; il 6,76% a Tecno Holding (Cdc).
Il principale aeroporto partner del “Sandro Pertini” di Torino-Caselle è quello di Catania, naturalmente dopo Roma Fiumicino. Lo ha scritto il Corriere Torino, edizione locale del Corriere della Sera, precisando che i,l numero di passeggeri che utilizzano i voli da e per Catania (341.090 nel 2017) è superiore non solo a quelli partiti per Londra o provenienti dalla capitale del Regno Unito (319.416) ma persino al totale di passeggeri per o da hub internazionali come Francoforte (192.104), Parigi (171.355), Amsterdam (116.252) e Madrid (114.953).
La pista dell'aeroporto di Genova
“Se Roma Fiumicino è al primo posto nella graduatoria degli aeroporti con più passeggeri sui voli con il “Sandro Pertini” (546.325 nell'anno passato), precedendo Catania e Londra, è la linea con Napoli che figura in quarta posizione con 276.154 utilizzatori, circa 20.000 in più rispetto alla linea con Palermo” ha pubblicato il Corriere Torino, aggiungendo che sesto è lo scalo di Bari con 215.608 passeggeri, totale quindi maggiore anche di Francoforte e Monaco di Baviera, rispettivamente al settimo e ottavo posto. A precedere il “Charles de Gaulle” di Parigi, che chiude la top ten degli aeroporti con più passeggeri che utilizzano il “Sandro Pertini”, è pure Barcellona (178.920).
Tra l'undicesima e la ventesima posizione si trovano, nell'ordine, gli scali di Lamezia Terme (127.081), Amsterdam, Madrid, Brindisi (89.955), Cagliari (72.103), Bucarest (66.604), Charleroi (54.555), Bacau (53.532), Alghero (50.258) e Olbia (41.908, quasi 900 in più di Trapani).
Tra i 39.000 e i 20.000 passeggeri hanno usufruito l'aeroporto di Torino-Caselle per i loro voli con Trapani, Tirana, Casablanca, Valencia, Iasi, Malta, Ibiza, Pescara, Bruxelles, Instabul e Manchester.
Il voli meno frequentati sono stati quelli delle linee di Caselle con Marrakech, Corfù, Skiathos, Edinburgo, Pantelleria, Bristol, Suceava e Varsavia, tutti con meno di 50.000 passeggeri.