Alberto Prono è il nuovo presidente
del Circolo Subalpino, sodalizio che costituisce un “unicum” come
ha ricordato il decano Cesare Zaccone, socio dal 1961. Alberto Prono,
torinese doc, classe 1949, sposato, due figli, laurea in Economia e
commercio, titolare dell'omonima impresa generale di costruzioni
edili, stradali e ingegneria (attiva anche all'estero), è subentrato
all'illustre radiologo Giovanni Gandini, non più rieleggibile.
Nel suo applauditissimo intervento,
Cesare Zaccone ha detto che Giovanni Gandini sarà ricordato nella
storia del Subalpino “non soltanto per il presidente degli omissis,
ma soprattutto come il presidente che più di tutti ha compreso e
applicato il principio della reciprocanza, che è amicizia piena,
intelligente, ferma e senza reticenze”.
Il Circolo Subalpino, fondato nel 1949
da Remo Morone, che l'ha presieduto fino al 1960, ha 157 soci, fra i
quali si trovano molte eccellenze dell'imprenditoria, della finanza,
dell'accademia, della medicina, dell'avvocatura, del top management,
delle libere professioni. Ha sede a Torino, in corso Vittorio
Emanuele II e si riunisce tutti i martedì. Tra i suoi soci, da
sempre esclusivamente maschi, a prescindere dall'età, è d'obbligo
il tu, “primo passo per realizzare la reciprocanza”.
Con Alberto Prono, il cui padre
Giuseppe è stato socio del Subalpino, è stato eletto il nuovo
Consiglio direttivo, formato da Benedetto Camerana, Bernardino
Chiaia, Paolo Chiono, Guglielmo Giordanengo, Paolo Montalenti,
Vittorio Neirotti, Luca Remmert, Mauro Rinaldi, Antonio Robecchi ed
Emilio Rossi. Collegio dei probiviri: Carlo Luda di Cortemiglia
(presidente), Lionello Jona Celesia, Giovanni Zanetti; con i
supplenti Pier Giorgio Re e Cesare Zaccone.
Cesare Zaccone, il decano del Circolo Subalpino |