DARIO CRESTO-DINA
Sempre più in alto. Dario Cresto-Dina
è il nuovo vice direttore vicario di Repubblica, il quotidiano di
punta della Gedi Gruppo Editoriale, che fa capo ai figli di Carlo De
Benedetti. Ad affidargli l'incarico di numero due del giornale
fondato da Eugenio Scalfari è stato il direttore Mario Calabresi, il
quale ha dimostrato di apprezzarne molto le capacità e le qualità.
Dario Cresto-Dina è nato a Cuorgnè,
provincia di Torino, e ha iniziato l'attività giornalistica
giovanissimo, come conferma la sua assunzione nel 1981, quando aveva
21 anni, da parte de La Stampa, dove ha fatto la prima parte della
sua brillante carriera, fino a diventare vice direttore, dopo essere
stato responsabile delle Cronache e poi caporedattore centrale.
A Repubblica, Dario Cresto-Dina è
arrivato nel 2000, chiamato dall'amico Ezio Mauro, altro piemontese
campione nazionale di giornalismo.
Riconosciuto come un “grande
organizzatore e uomo di macchina”, Dario Cresto-Dina ha anche
firmato celebri scoop e interviste.
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Dario Cresto-Dina |
GUIDO SARACCO
Il nuovo rettore del Politecnico di
Torino, Guido Saracco, è nato nel novembre del 1965, sotto la Mole,
dove si è laureato in Ingegneria Chimica, con 110 lode e dignità di
stampa, nello stesso ateneo dove ha fatto tutta la sua carriera
accademica, incominciata come ricercatore dopo aver vinto il
relativo concorso. Oltre ad avere svolto 15 insegnamenti diversi
negli ambiti della chimica, della biochimica e dell'ingegneria
chimica, energetica e ambientale, del disegno industriale, è stato
prima vice preside e poi vice rettore.
Guido Saracco, che raccoglie il
testimone di rettore da Marco Gilli, nel 2015 è stato eletto socio
corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. E' membro del
collegio tecnico scientifico dell'Arpa (Agenzia regionale per la
protezione ambientale). Fra l'altro, è stato consulente delle
Procure di Vercelli e di Novara e della Provincia di Torino per
l'individuazione delle migliori tecnologie per la realizzazione
dell'inceneritore del capoluogo piemontese. Autore o coautore di
oltre 500 pubblicazioni, due anni fa è stato nominato direttore del
Centro di ricerca dell'IIT consorziato con il “suo” Politecnico.
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Guido Saracco |
ANGELO BAGNASCO
Ha suscitato molti commenti la proroga
di due anni che Papa Francesco ha concesso al cardinale Angelo
Bagnasco, il quale resta così alla guida dell'Arcidiocesi di Genova,
nonostante abbia compiuto, il 14 gennaio, i 75 anni di età, limite
che impone di rassegnare le dimissioni nelle mani del Pontefice.
Angelo Bagnasco è al vertice dell'Arcidiocesi di Genova dal 2006 ed
è, dal 2016, presidente del Consiglio delle conferenze dei vescovi
d'Europa, dopo essere stato presidente della Cei (Conferenza
episcopale italiana) per dieci anni, fino al maggio scorso.
Angelo Bagnasco, che era stato
accreditato dalla stampa internazionale come possibile successore di
Papa Benedetto XVI anche per il suo eccellente profilo in materia di
dottrina ed etica, si è laureato in Filosofia nell'Università di
Genova. Vent'anni fa, Giovanni Paolo II lo aveva nominato vescovo di
Pesaro; mentre a nominarlo arcivescovo di Genova, nel 2006, quale
successore di Tarcisio Bertone, è stato Benedetto XVI. Incarico per
il quale ha dovuto lasciare quello di ordinario militare per
l'Italia, che comporta, automaticamente, la qualifica di generale di
corpo d'armata dell'Esercito.
La diocesi di Genova conta 278
parrocchie, circa 250 sacerdoti, oltre 900 religiose e 149
confraternite. Ha un vasto patrimonio immobiliare ed è un soggetto
protagonista della vita cittadina e ligure.
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Angelo Bagnasco con Papa Francesco |
TATIANA RIZZANTE
La signora del software, come viene
chiamata Tatiana Rizzante, amministratore delegato di Reply, impresa
fondata insieme con il padre Mario, ha riferito al giornalista
Christian Benna del Corriere Torino che ha in programma di fare mille
assunzioni in Italia entro la fine dell'anno e che a Torino “non sa
più dove mettere i suoi dipendenti”, perché le tre sedi nel
capoluogo piemontese scoppiano e disporre del nuovo quartiere
generale, nell'ex caserma de Sonnaz, acquisita, occorre ancora un
paio d'anni. Attualmente, Replay, che controlla un conglomerato di
aziende specializzate sparse in tutto il mondo, conta oltre 6.500
dipendenti, un migliaio dei quali sotto la Mole e altri 2.500 nel
resto d'Italia.
Al bravo Chrystian Benna,
nell'intervista alla quale l'edizione torinese del Corriere della
Sera ha dedicato quasi una pagina intera, Tatiana Rizzante, classe
1970, laureata in Ingegneria informatica al “Poli”, fra l'altro
ha detto che il boom delle assunzioni da parte di Replay è
conseguente alla fortissima domanda di informatica, settore in cui
opera il Gruppo, sulla frontiera tecnologica più avanzata.
“Per stare al passo con le
multinazionali del settore – ha spiegato Tatiana Rizzante – c'è
bisogno di competenze. Il nostro piano per l'Italia, quindi, prevede
l'assunzione di altre mille persone, almeno duecento a Torino e le
altre per le sedi di Roma, Milano, Parma e Treviso. E queste solo nel
2018”.
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Tatiana Rizzante |
MARCO GAY
Marco Gay è stato eletto presidente di
Anitec-Assinform, associazione delle imprese Ict e dell'elettronica
di consumo. Nato nel 1976 a Torino, Marco Gay, sposato, tre figli, è,
vice presidente esecutivo e, da dicembre, amministratore delegato di
Digital Magics, società milanese quotata in Borsa della quale è uno
dei maggiori azionisti.
Marco Gay, inoltre, è consigliere di
amministrazione della Luiss di Roma e, fra l'altro, consigliere del
Cnel. Per tre anni, fino al maggio scorso, è stato presidente dei
Giovani Imprenditori di Confindustria, dopo avere ricoperto incarichi
apicali all'Unione Industriale di Torino e in Confindustria Piemonte.
Ha fondato o co-fondato diverse start
up innovative, di alcune delle quali è amministratore delegato. La
sua carriera imprenditoriale è incominciata alla Proma, impresa di
famiglia attiva nel settore vetro-ceramica poi venduta alla
Saint-Gobain.
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Marco Gay |
GIACOMO STRATTA
Saranno lanciati a breve i primi tre
fondi alternativi gestiti da Fenera & Partners, nuova sgr
torinese indipendente che ha ricevuto, pochi giorni fa,
l'autorizzazione della Banca d'Italia a operare. La società è nata
per iniziativa di Giacomo Stratta, che ne è l'amministratore
delegato e di Pietro Mazza Midana, presidente. Oltre a loro due
partecipano al capitale della Fenera & Partners sgr, la
finanziaria Fenera Holding /famiglie Zanon di Valgiurata, Palazzi
Trivelli Arduini, Avandero, Garosci, Girotto, Lavazza, Marsiaj,
Pavesio e, fra le altre, Maramotti), Banca Sella Holding e Banca
Patrimoni Sella & C.
Nato a Torino nel 1977, Giacomo
Stratta, laureato in Economia aziendale alla Bocconi, è un grande
appassionato di Ferrari e corse automobilistiche. Ha anche preso
parte al Ferrari Challenge 2011. Vice presidente di Fenera Holding
dal 2001 e responsabile investimenti del Gruppo, Giacomo Stratta fra
l'altro è presidente e amministratore delegato di Pkp Investments
1939 e presidente di Alkimis sgr dal 2015.
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Giacomo Stratta |