MASSIMO LAPUCCI: "UN ANNO EUROPEO DELLA FILANTROPIA"
Massimo Lapucci, presidente Efc e Sg di Fondazione Crt |
“Istituire un Anno europeo della
Filantropia rappresenterebbe un passo avanti verso un'Europa senza
frontiere”: lo ha detto Massimo Lapucci, presidente dell'Efc
(European Foundation Center), alla conferenza annuale del network
internazionale della filantropia istituzionale, appena chiusa a
Bruxelles, dove si sono riuniti circa 600 esponenti del settore,
provenienti da tutto il mondo.
Massimo Lapucci, che è anche
Segretario generale della Fondazione Crt, ha aggiunto che è stato
aperto un dialogo stabile con le istituzioni della Ue, per “liberare”
risorse destinate a progetti capaci di creare valore, prima ancora
che profitto.
“Coinvolgere i player della finanza è
fondamentale – ha spiegato Lapucci – ma l'attuale
regolamentazione non favorisce l'impiego di risorse finanziarie da
parte del sistema bancario per investimenti e iniziative che non
siano a pieno valore di mercato. Per questo, la creazione di fondi di
garanzia ad hoc può costituire una misura rapida ed efficace
verso l'utilizzo di risorse comunitarie per iniziative a impatto
sociale, favorendo così una naturale ibridazione tra profit e non
profit”.
Il presidente di Efc, che rappresenta
circa 300 organizzazioni di 40 Paesi, le quali gestiscono
complessivamente un patrimonio superiore ai 200 miliardi di euro, ha
ricordato, a Bruxelles, che il settore filantropico destina,
annualmente, oltre 60 miliardi di euro a interventi con finalità
sociali, risultando un pilastro fondamentale della società civile
europea.
Per questo, secondo Massimo Lapucci, è
opportuno “favorire la libera circolazione delle risorse non profit
tra gli Stati, superando alcune barriere, come restrizioni dei
finanziamenti stranieri o incoerenti sistemi di tassazione
transfrontaliera, che rischiano di mettere a repentaglio il ruolo
della filantropia come “collante”sociale e il lavoro di oltre
140.000 mila fondazioni”.
Un'altra sfida al centro dell'impegno
dell'Ifc a firma Lapucci è l'utilizzo dei Big Data per
il non profit, per misurare l'effetto dell'azione filantropica e
massimizzare, così, la creazione di valore.
AUMENTANO LE RICHIESTE DI AIUTO ALLA SCIALUPPA CRT
Luciana Malatesta (La Scialuppa Crt) |
In
aumento le richieste di aiuto da parte dei soggetti sovraindebitati
e, perciò, a rischio di usura. A rilevarlo è La Scialuppa Crt –
Fondazione antiusura, che negli ultimi due mesi ha registrato un
aumento del 10% delle richieste di intervento inoltrate da persone in
gravi difficoltà, a causa dell'eccesso di debiti, che non riescono
più a onorare. Così si trovano sotto sfratto, piuttosto che con
l'incubo di vedersi tagliata l'erogazione del gas o della luce
elettrica, l'auto sotto sequestro, il quinto dello stipendio e altri
beni pignorati …
Dall'inizio
di aprile al 30 maggio, La Scialuppa Crt – Fondazione antiusura,
costituita 20 anni da dalla Fondazione Crt, che continua a sostenerla
con convinzione e generosità, ha ricevuto 183 nuove richieste di
aiuto, che portano a 417 il totale dal primo giorno di gennaio. Da
allora al 30 maggio di quest'anno, il Consiglio di amministrazione
della Scialuppa Crt ha deliberato finanziamenti per 1,207 milioni di
euro, a garanzia dei nuovi prestiti destinati a soggetti
sovraindebitati residenti in Piemonte o in Valle d'Aosta, le due
regioni dove opera l'ente torinese di via Nizza, che ha come
consigliere delegato Luciana Malatesta.
Dal
1988, la Scialuppa Crt – Fondazione antiusura ha aiutato circa
14.000 persone e famiglie (per la precisione 13.983), ha deliberato
2.145 pratiche di finanziamento per un importo complessivo superiore
ai 37,5 milioni di euro.
IL BILANCIO 2017 DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA
Franco Ferraris, presidente Fondazione Cr Biella |
“Particolarmente soddisfatti di
questi risultati, che confermano la validità della strategia della
Fondazione”: così si sono dichiarati Franco Ferraris e Mario
Ciabattini, rispettivamente presidente e Segretario generale della
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in occasione della
presentazione del bilancio 2017, venticinquesimo anno di attività.
Il commento del vertice dell'ente
biellese è giustificato: l'avanzo di gestione (utile netto) è stato
di 6,416 milioni (+28% rispetto ai 5 milioni del 2016), il
patrimonio netto è salito a 225,064 milioni dai 223,781 del 31
dicembre 2016 e il totale dell'attivo ha sfiorato i 248 milioni, a
fronte dei 246,3 milioni precedenti.
I proventi lordi sono aumentati del
12,27 milioni (1,499 milioni sono rappresentati dal dividendo
incassato da Biverbanca, della quale la Fondazione Cassa di Risparmio
di Biella possiede il 33,44% del capitale, il cui valore di bilancio
è di 69.467 milioni, pari al 28% dell'attivo totale e perciò
inferiore al limite consentito dal protocollo d'intesa Acri-Mef, che
impone di vendere la quota eccedente il 33,3%).
Sono diminuiti, invece, gli oneri di
gestione, calati del 20% a 1,570 milioni mentre erano stati pari a
1,962 milioni nell'esercizio 2016 ( fra l'altro, sono scesi da
173.751 a 168.169 euro i costi costituiti dai compensi e dai rimborsi
spese degli organi statutari, che sono il Consiglio di indirizzo, il
Consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale).
In seguito alla destinazione
dell'avanzo, i fondi per le attività istituzionali sono ammontati a
18,708 milioni (17,964 milioni al 31 dicembre 2016). In proposito, va
rilevato che la Fondazione guidata da Franco Ferraris e Mario
Ciabattini nel 2017 ha deliberato stanziamenti per 3,770 milioni, il
10% in più rispetto all'anno prima, come finanziamenti di interventi
a favore della comunità locale.
La Fondazione Cassa di Risparmio di
Biella, molto attiva anche direttamente, con le sue società
strumentali - Città Studi e Palazzo Gromo Losa – possiede anche
partecipazioni nella Cdp – Cassa depositi e prestiti (0,08%, valore
di 8,725 milioni) nella Cdp Reti (12 milioni), nella Banca d'Italia
(7,5 milioni) e nella Banca Sella (250.000 euro).
LA FONDAZIONE CRC SOSTIENE IL PROGETTO CUNEESE BIKE LAND
Giandomenico Genta, presidente Fondazione Crc |
La Fondazione Crc di Cuneo ha deciso di
sostenere il progetto Bike Land dalle Langhe alle Alpi, che mette
insieme i programmi presentati da Ente Turismo Alba, Bra Langhe e
Roero e dall'Unione montana Alta Val Tanaro sui temi del ciclo
turismo e dell'outdoor. A favore del progetto diventato congiunto, su
suo invito, la Fondazione Crc (presidente Giandomenico Genta, direttore generale Andrea Silvestri) ha stanziato 600.000 euro, 200.000 dei
quali già deliberati, mentre gli altri 400.000 saranno a valere, in
parti uguali, sul 2019 e il 2020.
Il progetto Bike Land dalle Langhe alle
Alpi si presenta come un grande circuito ciclo bike immerso nel
contesto paesaggistico delle Langhe e del Cebano, dell'asta fluviale
del Tanaro, dell'Alta Val Tanaro e delle vallate Monregalesi. Il
circuito prevede una duplice offerta: la prima tocca le principali
località del distretto del Barolo, la seconda le alte colline delle
Langhe, fino a giungere al Mar Ligure. Così l'offerta è
diversificata, destagionalizzata e complementare.