Manna da oltre 150 milioni su Torino grazie alle sue due grandi Fondazioni


Giovanni Quaglia 
Francesco Profumo
“Una manna da oltre 150 milioni di euro. E' quella “caduta”, l'anno scorso, sulla comunità non profit di Torino e della sua provincia, formata da associazioni, enti, istituzioni, fondazioni e gli altri vari soggetti che operano a fini sociali nei settori filantropia, arte, cultura, istruzione e formazione, ricerca scientifica, salute pubblica, volontariato, protezione civile e, fra l'altro, sviluppo locale.
La nuova manna è arrivata dalle due fondazioni torinesi di origine bancaria – la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Crt – le quali, nel 2017, hanno finanziato, insieme, 1.204 iniziative, prive di scopo di lucro, per un valore complessivo di 152,848 milioni di euro”.
Questa notizia è stata pubblicata dal Corriere Torino, edizione locale del Corriere della Sera, con la precisazione che il 92,7% di questa somma, quota pari a 141,745 milioni, è servita per sostenere le 910 attività riguardanti il comune di Torino (territorio, non l'ente), promosse o condivise dalle due fondazioni; mentre 11,103 milioni sono stati destinati alle 294 operazioni attuate nel resto della provincia.
“Nell'intera provincia di Torino, in particolare, la Compagnia di San Paolo, seconda maggiore fondazione di origine bancaria italiana per entità patrimoniale (6,014 miliardi al 31 dicembre scorso), ha finanziato 586 progetti inerenti i settori statutari, per un totale di 128,410 milioni, dei quali 120,587 per le 473 iniziative nell'area comunale della Città di Torino” ha riportato il Corriere Torino, aggiungendo che la Fondazione Crt, al terzo posto nella graduatoria nazionale basata sui patrimoni netti (2,192 miliardi a fine 2017) ha finanziato 437 progetti per complessivi 21,158 milioni nel territorio cittadino e 181, per 3,281 milioni, nell'area metropolitana. Totale provinciale: 618 interventi e 24,438 milioni.
Nel 2017, Torino ha beneficiato di circa il 15% di tutte le erogazioni deliberate dalle 88 fondazioni di origine bancaria esistenti in Italia (908 milioni di euro, secondo il pre-consuntivo dell'Acri, l'associazione nazionale di queste istituzioni private nate 25 anni fa con la Legge Amato). Nessun altro comune ha avuto tanto. “Il primato di Torino è conseguente proprio alla condizione unica di ospitare due grandi fondazioni, generate una dall'allora San Paolo Imi e l'altra dalla Cassa di Risparmio di Torino. La Compagnia di San Paolo è presieduta da Francesco Profumo, la Fondazione Crt da Giovanni Quaglia” ha concluso il Corriere Torino.
La Compagnia di San Paolo, l'anno scorso, ha accolto anche 91 proposte provenienti da Genova e provincia per un valore complessivo di 9,479 milioni di euro e 26 richieste arivate dalle altre province liguri, per 737.100 euro.

CUNEO SOLLECITA LE DOMANDE PER GLI EVENTI SPORTIVI
Giandomenico Genta 
Pochi giorni fa, il Consiglio di amministrazione della Fondazione Crc, presieduto da Giandomenico Genta, ha deliberato i contributi relativi alla sessione erogativa generale 2018, bando chiuso il 28 febbraio. La Fondazione ha ricevuto 731 richieste di intervento (706 quelle ammissibili). Quindi ha deliberato 518 contributi, per un totale di 5,7 milioni di euro, che diventano 7,3 considerando gli impegni di 1,6 milioni per i progetti di approvati quest'anno ma destinati a terminare nel 2019 e nel 2020.
“Siamo certi che il sostegno garantito dalla Fondazione a queste progettualità saprà generare importanti ricadute sul territorio provinciale” ha commentato Giandomenico Genta.
Dalla Fondazione cuneese, inoltre, è stato ricordato che venerdì 29 giugno scade il termine per la presentazione delle richieste di contributo per la sessione Eventi e manifestazioni sportive autunno-inverno 2018, per le iniziative che si svolgeranno tra il primo giorno di ottobre 2018 e l'ultimo di marzo 2019.

NUOVI VEICOLI PER 118 E PROTEZIONE CIVILE IN PIEMONTE E VAL D'AOSTA
Davanti a oltre 500 volontari del 118 e della Protezione civile, radunati al Castello di Racconigi, la Fondazione Crt ha premiato le 58 associazioni vincitrici dei bandi “Missione soccorso” e “Mezzi per la protezione civile”, per l'acquisto di nuove ambulanze e veicoli pick up destinati al Piemonte e alla Valle d'Aosta, per complessivi 1,6 milioni di euro.
All'evento hanno partecipato, oltre a Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt, Sergio Chiamparino, Antonio Saitta, assessore piemontese alla Sanità, Alberto Valmaggia, assessore alla Proezione civile della Regione Piemonte, Danilo Bono, Francesco Enrichens e numerosi sindaci, compresi quelli di Cuneo e di Racconigi.
Negli ultimi 15 anni, la Fondazione ha erogato 46 milioni per l'acquisto di nuove ambulanze e mezzi per la protezione civile. Grazie alla Fondazione torinese di via XX Settembre, sono state acquistate 506 ambulanze (spesa di 25 milioni). Inoltre, più di 21 milioni sono stati destinati dalla Fondazione alle attività di protezione civile in Piemonte e Valle d'Aosta, per la costituzione della Colonna mobile regionale, l'acquisto di 500 nuovi automezzi e la realizzazione di oltre mille interventi in difesa del suolo da alluvioni e frane in comuni con meno di 3.000 abitanti.

La crisi taglia 5.000 lavoratori domestici ma gli italiani subentrano agli stranieri

Collaboratori domestici: necessità o lusso; comunque, sempre meno nelle case delle tre regioni del Nord Ovest e in buona parte dell'Italia. E' un altro effetto della grave e lunghissima crisi economica nazionale, che, fra l'altro, non è ancora finita. Crisi confermata, fra l'altro, dalla constatazione che mentre i lavoratori domestici di origine straniera stanno diminuendo progressivamente e in misura considerevole, quelli italiani aumentano.
Il fenomeno emerge chiaramente dall'analisi dei dati appena pubblicati dall'Inps, l'istituto al quale vanno versati i contributi di colf, baby sitter, assistenti familiari, badanti, governanti, camerieri, cuochi, insomma tutte quelle persone che svolgono questi compiti non soltanto fra le mura di casa, ma anche in strutture, quali comunità religiose (seminari e monasteri), caserme, ricoveri per anziani, orfanatrofi.
Al 31 dicembre scorso, i lavoratori domestici contribuenti all'Inps erano 69.740 in Piemonte, 29.171 in Liguria e 1.816 in Valle d'Aosta. In Piemonte sono diminuiti di 1.439 rispetto al 31 dicembre 2016 (-2%) e di 3.299 rispetto alla stessa data del 2015 (-4,5%). In Liguria sono calati di 140 rispetto a fine 2016 (-0,5%) e di 640 rispetto alla fine dell'anno ancora precedente (-2,2%). Quanto alla Valle d'Aosta, l'Inps ne ha contati 14 meno che al 31 dicembre 2016 (-0,8%) e 33 meno che dodici mesi prima (-1,8%).
A fronte di questi totali, però, l'Inps ha rilevato che in Piemonte i lavoratori domestici italiani sono aumentati a 19.249 dai 18.514 di fine 2016 e i 18.185 di fine 2015, mentre quelli di nazionalità straniera sono scesi a 50.491 dai 52.665 di dodici mesi prima e ai 54.854 di 24 mesi prima. Rispetto ad allora il calo è stato di poco inferiore all'8%; al contrario, i lavoratori domestici sono cresciuti di quasi il 6%.
I lavoratori domestici stranieri sono passati da 23.224 di fine 2015 a 21.972 del 31 dicembre scorso in Liguria (-5,4%) e da 1.389 a 1.333 in Valle d'Aosta (-4%). Invece, nello stesso periodo, i lavoratori domestici italiani sono aumentati da 6.596 a 7.199 in Liguria (+8,7%) e da 460 a 483 in Valle d'Aosta (+5%).
Nelle tre regioni del Nord Ovest, al 31 dicembre scorso, l'Inps ha censito 100.727 lavoratori domestici contribuenti a fronte dei 102.320 di fine 2016 e dei 105.708 di fine 2015.
In tutta l'Italia, i lavoratori domestici contribuenti all'Inps son risultati 864.526 al 31 dicembre 2017, 873.250 dodici mesi prima e 896.202 ventiquattro mesi prima. E ancora di più negli anni immediatamente precedenti: 911.499 a fine 2014, 961.013 a fine 2013 e 1.012.988 a fine 2012. Da allora, la diminuzione è del 14,65%, pari a 148.462 unità.

Borsa: alla Santanchè il primato dei rialzi nella seduta del record negativo di Orsero

Daniela Garnero Santanché, n.1 Visibilia Editore
Seduta borsistica nera, quella di oggi, 21 giugno. Per molte quotate; ma non per tutte. Tra l'altro, infatti, la straordinaria Reply ha fatto segnare il suo nuovo record storico, dato che l'ultimo prezzo della sua azione è risultato di 58,55 euro, ancora superiore dello 0,86% a quello di ieri. Esattamente un anno fa valeva 42,0250 euro. Da allora l'incremento è stato di 16,5 euro del 39,3%. La capitalizzazione della società torinese controllata dalla famiglia Rizzante, i cui esponenti la guidano, è arrivata a 2,190 miliardi.
L'altra quotata “piemontese” in controtendenza – piemontese, nel senso che fa capo alla cuneese Daniela Garnero Santanchè, la quale ne è anche al comando – è stata Visibilia Editore. Proprio l'azione Visibilia Editore è quella che ha fatto segnare il maggiore incremento di tutta Piazza Affari, avendo chiuso a 0,107 euro, l'8,52% in più rispetto alla seduta precedente. Così ha recuperato il valore di inizio marzo.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata da altre due quotate che fanno riferimento al Nord Ovest: Fca-Fiat Chrysler Automobiles e Orsero. Fca è il titolo del paniere Ftse Mib (raggruppa le 40 principali società della Borsa di Milano) che ha fatto segnare il maggior ribasso, avendo terminato la seduta a 16,908 euro (-4,17%). Quanto alla ligure Orsero, ha fatto registrare il suo prezzo più basso di sempre: 7,54 euro, inferiore dello 0,92% a quello di ieri e del 45,8% a quello del 21 giugno 2017, quando l'azione Orsero era stata scambiata a 13,92 euro.
Dei quattro titoli Ftse Mib che hanno subito i maggiori ribassi nella seduta odierna tre sono del Nord Ovest. I due più deprezzati con Fca, infatti, sono stati Ubi Banca, il cui prezzo è calato del 3,74% a 3,269 e Italgas, che ha perso il 3,63% scendendo a 4,721 euro.

Oltre 600 vip dell'economia piemontese alla festa torinese del Lussemburgo

L'ambasciatore Paul Duhr, il console Ettore Morone (al centro)
e Dario Gallina, presidente dell'Unione Industriale di Torino
(foto di Luigi Amerio). 
Sempre più numerosi e stretti i rapporti tra il Piemonte e il Lussemburgo. Una conferma si è avuta, fisicamente, ieri sera, a Torino, alla festa del Granducato del Lussemburgo, organizzata sontuosamente e magistralmente dal console onorario Ettore Morone, noto e stimato titolare dell'omonimo studio notarile condiviso con il figlio Remo. Oltre 600 i partecipanti, un centinaio in più dell'anno scorso e nuovo record dell'ormai tradizionale manifestazione che si tiene alla vigilia della festa nazionale – il 23 giugno – del Lussemburgo, rimasto l'unico Granducato al mondo.
A incontrarsi con Paul Duhr, il nuovo ambasciatore del Lussemburgo in Italia, banchieri, imprenditori, avvocati, commercialisti, manager, fiscalisti, finanzieri, consulenti, accademici, esponenti di ordini professionali, categorie e istituzioni, tutti invitati da Ettore Morone, il quale è console onorario del Lussemburgo da 37 anni.
Paul Duhr, che ha presentato le credenziali al presidente Sergio Mattarella nel settembre scorso e che è stato anche ministro degli Esteri e dell'immigrazione del Lussemburgo, 62 anni, sposato, due figli, laurea in Diritto privato, è ambasciatore accreditato pure a Malta e a San Marino.
Quella di ieri a Torino è stata la prima visita ufficiale dell'ambasciatore Duhr a un consolato italiano. Primato non casuale. E' un riconoscimento dell'importanza attribuita dal Granducato al Piemonte e al suo capoluogo. In Lussemburgo, dove la comunità italiana, in buona parte piemontese, è la terza più numerosa dopo quella nazionale, si trovano numerose società piemontesi, attive in diversi campi. Fra queste spicca la Ferrero, che nel Granducato ha già più di cinquemila dipendenti e ne sta assumendo un altro migliaio; ma vi operano anche aziende dei gruppi Fca-Fiat Chrysler Automobiles, Intesa Sanpaolo, Ersel, Guala Closures (l'impresa alessandrina vi ha il quartier generale e vi sta aprendo un grande centro ricerche) e tante altre.
Proprio per la crescita dei rapporti economici, dal novembre del 2016 è stata ripristinata la linea aerea Torino-Lussemburgo. La compagnia Luxair fa quattro voli alla settimana e, l'anno scorso, ha trasportato 11.186 passeggeri. Sempre nel 2017, come censito da Unioncamere Piemonte, è risultato superiore ai 70 milioni di euro il valore sia delle esportazioni piemontesi in Lussemburgo (70,123 milioni, per la precisione) sia delle importazioni della regione dal Granducato (70,587 milioni).
Relativamente all'intera Italia, l'anno scorso, l'export in Lussemburgo è salito a 528,3 milioni dai 471,1 del 2016, mentre l'import è sceso a 617,5 milioni dagli 860,6 milioni dell'anno precedente. L'Italia è il sesto Paese fornitore del Lussemburgo e il quinto come cliente.

La radiografia bancaria '17 del Nord Ovest più prestiti e depositi, meno 172 sportelli


Cristina Balbo, presidente Abi Piemonte
Persi altri 172 sportelli bancari. Nel Nord Ovest, l'anno scorso, il numero delle filiali degli istituti di credito è calato a 3.109, dai 3.281 del 31 dicembre 2016. Il dimagrimento è risultato del 5,2% e conferma la profonda ristrutturazione della rete commerciale del settore, in atto in tutto il Paese. In particolare, gli sportelli bancari sono diminuiti da 2.364 a 2.251 in Piemonte (-4,8%), da 822 a 765 in Liguria (-6,9%) e da 95 a 93 in Valle d'Aosta (-2,1%).
Questi dati si ricavano dai rispetti rapporti della Banca d'Italia, presentati nei giorni scorsi. Rapporti dai quali emerge, fra l'altro, che nel Nord Ovest, al 31 dicembre 2017, erano 33 le banche con sede legale in una delle tre regioni (28 in Piemonte, quattro in Liguria e una in Valle d'Aosta) e 4.823 gli Atm (Bancomat). Rispetto a un anno prima, c'è una banca locale in meno: la Bcc di Rivarolo Canavese – Riva Banca è stata incorporata dalla Banca d'Alba.
A fine 2017, il sistema bancario del Nord Ovest aveva in essere prestiti per 149,590 miliardi (111,859 in Piemonte, 34,736 in Liguria e 2,995 in Valle d'Aosta) e depositi per 140,084 miliardi, dei quali 101,383 in Piemonte, 35,167 in Liguria e 3,534 in Valle d'Aosta.
Per quanto riguarda le singole province, ecco le cifre dei prestiti bancari al 31 dicembre 2017 e, tra parentesi, alla stessa data del 2016: Torino 61,857 miliardi (61,538), Alessandria 9,728 (9,911), Asti 4,744 (4,827), Biella 4,635 (4,606), Cuneo 16,209 (16,427), Novara 8,560 (8,756), Verbania 2,825 (3,079), Vercelli 3,571 (3,681), Genova 21,147 miliardi (21,725), Imperia 3,347 (3,427), Savona 5,817 (6,114) e La Spezia 4,371 (4,523).
Depositi: Torino 51,651 miliardi (49,944), Alessandria 9,647 (9,271), Asti 4,671 (4,442), Biella 3,965 (3,850), Cuneo 16,101 (15,132), Novara 8,453 (8,453), Verbania 3.178 (2,833), Vercelli 3.717 (3,919), Genova 21,090 (20,249), Imperia 3,778 (3,700), Savona 6,959 (5,879), La Spezia 4,330 (4,264).
I confronti evidenziano, fra l'altro, che nel 2017 i prestiti bancari sono aumentati soltanto nelle province di Torino e Biella, mentre i depositi sono diminuiti soltanto nelle province di Cuneo e Vercelli.
Ancora per quanto riguarda l'attività delle banche, questa volta però riferita all'intero Paese, l'Abi, l'associazione nazionale degli istituti di credito presieduta da Antonio Patuelli (un vice presidente è il torinese Camillo Venesio, numero 1 della Banca del Piemonte), ha comunicato che a fine maggio 2018 i prestiti alle famiglie e società non finanziarie ammontavano a 1.370 miliardi (+2,34% su base annua) e i depositi della clientela residente a 1.467,537 miliardi (+5,34%).

Gavio promuove Marianna Galli consigliere di amministrazione Sias

Beniamino Gavio, numero uno del Gruppo di famiglia
Gran promozione per Marianna Galli, cooptata nel Consiglio di amministrazione della Sias, una delle due società del gruppo Gavio quotate alla Borsa di Milano. Classe 1964, laurea in Legge alla Cattolica di Milano, Marianna Galli aggiunge il nuovo incarico a quelli di direttore Organizzazione e gestione key people della stessa Sias, di Astm-Autostrada Torino Milano (l'altra quotata che fa capo alla famiglia Gavio) e delle loro controllate e di direttore Risorse umane e organizzazione di Itinera, l'impresa di Gavio attiva nel settore delle infrastrutture e delle grandi opere.
Contestualmente alla comunicazione della cooptazione di Marianna Galli come consigliere di amministrazione in sostituzione di Edda Gandossi, ieri, 19 giugno, Piazza Affari ha attribuito all'azione Sias il valore di 13,30 euro, il 4,72% in più rispetto al prezzo precedente.
Nella stessa nota, Sias ha riferito che la funzione di direttore generale della società è stata accorpata con quella di amministratore delegato. Di conseguenza, Umberto Tosoni ha lasciato l'incarico di direttore generale, ma ha mantenuto tutte le altre responsabilità all'interno del gruppo, a partire da quelle di amministratore delegato delle operative Satap, Sav, Asti-Cuneo, Sitaf e di componente di diversi consigli.
Paolo Pierantoni, amministratore delegato di Sias, ha così assunto anche l'incarico di direttore generale della società, della quale è vice presidente Daniela Gavio, sorella di Beniamino, il numero 1 del gruppo di famiglia. Della Sias, Beniamino Gavio è consigliere di amministrazione, così come lo sono, fra gli altri, l'imprenditrice Licia Mattioli, vice presidente di Confindustria e della Compagnia di San Paolo, e Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt e dell'Autostrada Asti-Cuneo.

Quattro Fondazioni del Piemonte insieme stanziano 1,6 milioni per restaurare Oropa


“Quattro Fondazioni di origine bancaria del Piemonte insieme per una grande opera: il restauro e la messa in sicurezza della Basilica Superiore del Santuario di Oropa, complesso monumentale che l'Unesco ha riconosciuto, per il suo valore, Patrimonio mondiale dell'Umanità”. Lo riferisce il sito dell'Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte (www.fondazionibancariepiemonte.it), aggiungendo che “a promuovere l'operazione, alla vigilia della quinta secolare incoronazione, nel 2020, della Statua della Madonna di Oropa - avvenimento che, dal 1620, viene celebrato ogni cento anni - è stata la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in collaborazione con l'Amministrazione del Santuario di Oropa”.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – presidente Franco Ferraris e Segretario generale Mario Ciabattini - ha subito coinvolto nell'iniziativa la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (tutte aderenti all'Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte), più la Fondazione Cariplo.
Il progetto Oropa, che conferma la crescente attività sinergica tra le Fondazioni, ha già il sostegno della Regione Piemonte; inoltre, sono in corso contatti con diversi soggetti privati, propensi a sostenere lo sforzo finanziario dell'intervento, il cui costo previsto è di quasi tre milioni di euro.
Per i lavori di recupero della Basilica Superiore del Santuario di Oropa, le cinque Fondazioni di origine bancaria si sono impegnate a contribuire con 1,6 milioni di euro: con 450.000 euro la Compagnia di San Paolo, con 400.000 la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (100.000 già stanziati), con 300.000 la Fondazione Cariplo (100.000 già stanziati), con 250.000 la Fondazione CRT e con 200.000 la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (40.000 già stanziati).
La Regione Piemonte parteciperà con 800.000 euro.
La Basilica Superiore del Santuario mariano di Oropa è stata costruita sul progetto dell'architetto Ignazio Amedeo Galletti, elaborato alla fine del Settecento. La prima pietra fu posta nel 1885, dopo che era stato deviato il corso del torrente Oropa, passante sull'area interessata.
Nel 1920, in occasione della quarta Incoronazione, furono intrapresi lavori di miglioria nel Santuario e l'Amministrazione dello stesso si pose l'obiettivo di completare il pronao della basilica, allora in costruzione, con l'iscrizione dedicatoria: Reginae Montis Oropae.
Negli anni 1938-194, fu elevata la grande cupola, rivestita di rame e la cui altezza, con la croce sovrastante, supera gli ottanta metri. Infine, risale all'agosto del 1960, la solenne cerimonia della consacrazione della Chiesa.
L'incoronazione del capo della Madonna Nera e del Bambino è stata vissuta, ogni secolo, come un rinnovato slancio di profonda affezione da parte dei biellesi e di tutti i devoti allo straordinario Santuario di Oropa.

Nel Nord Ovest la lunga crisi economica alle famiglie è già costata 44 miliardi

Alle famiglie del Nord Ovest, la più lunga crisi economica dell'Italia è già costata 44 miliardi di euro. Al 31 dicembre del 2008, infatti, la loro ricchezza netta, costituita dalla somma dei valori beni reali e delle attività finanziarie meno i debiti finanziari, ammontava a 1.190,3 miliardi, mentre alla stessa data del 2016 (ultimo dato disponibile) era pari a 1.146,3 miliardi. Il calo del 3,7% è dovuto soprattutto alla caduta dei prezzi delle abitazioni: nel periodo considerato, il valore complessivo delle case è sceso del 5,8%, a 605,6 miliardi dai 643,2 miliardi di fine 2008.
Il fenomeno emerge dal confronto dei dati diramati nei giorni passati dalla Banca d'Italia e relativi alle singole regioni.
In particolare, al 31 dicembre 2016, la ricchezza netta delle famiglie è risultata pari a 728,8 miliardi in Piemonte (761,4 miliardi al 31 dicembre 2008), a 389,2 miliardi in Liguria (400,7) e 28,3 miliardi in Valle d'Aosta (28,2). In quest'ultima, il valore totale delle abitazioni è passato dai 15,3 miliardi di fine 2008 ai 15,5 di otto anni dopo; mentre in Piemonte è sceso da 360,8 miliardi a 336,2 e in Liguria da 267,1 miliardi a 253,9.
Quanto alle attività finanziarie - contante, depositi bancari, risparmio postale, titoli, azioni, partecipazioni e, fra l'altro, quote di fondi comuni di investimento – in Piemonte, le famiglie ne possedevano per 396,4 miliardi al 31 dicembre 2016 (400 miliardi alla stessa data 2008), in Liguria per 136,2 miliardi (127,4) e in Valle d'Aosta per 10 miliardi tondi (10,2).
A fronte delle attività, però, in Piemonte le famiglie avevano passività finanziarie (debiti) per 69,9 miliardi a fine 2016 (65,4 miliardi otto anni prima), in Liguria per 24,6 miliardi (23,4) e in Valle d'Aosta per 1,8 miliardi (1,7).
Disaggregando i dati di Banca d'Italia, si rileva che la ricchezza netta delle famiglie è diminuita di 32,6 miliardi e del 4,3% in Piemonte e di 11,5 miliardi e del 2,9% in Liguria, mentre è rimasta sostanzialmente invariata in Valle d'Aosta.

Fenera & Partners sgr: raccolti 100 milioni tra i nuovi investitori spicca Reale Group

Pietro Mazza Midana e Giacomo Stratta
Centrato il primo obiettivo: Fenera & Partners sgr ha comunicato di avere già raccolto 100 milioni di euro e che i suoi fondi di private equity, private debt e private equity real estate sono in piena operatività e stanno selezionando quelli che risulteranno i loro primi investimenti. Il gestore indipendente torinese di fondi alternativi globali, autorizzato dalla Banca d'Italia nel gennaio scorso, ha anche aggiunto che tra i suoi nuovi investitori istituzionali spicca Reale Group, “con una quota di investimento significativa e progressiva”.
Giacomo Stratta, amministratore delegato di Fenera & Partners Sgr, che punta alla raccolta di 150 milioni, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto in questi primi mesi e della fiducia che investitori come Reale Mutua hanno riposto in noi. Crediamo fortemente nelle potenzialità di questo progetto di cui siamo non solo gli ideatori, ma anche fra i più importanti sottoscrittori”.
Oltre al management, rappresentato da Giacomo Stratta e Pietro Mazza Midana, nella compagine societaria della nuova Sgr torinese figurano Fenera Holding, Banca Sella Holding, Banca Patrimoni Sella & C e il gruppo Pkb-Cassa Lombarda. Presidente di Fenera & Partners Sgr è Alberto Savio. Della squadra manageriale fanno parte Silvia Garino (responsabile finanziario), Roberto Reggiani (analisi mercato) e Stefano Pera (marketing strategico e reporting).

Centrale del Latte d'Italia: salads & fruits ceduta alla Zerbinati di Casale Monferrato

Simone Zerbinati
Un accordo tutto piemontese nell'agroindustria. Protagoniste la torinese Centrale del Latte di Torino (Cli) e la Zerbinati di Casale Monferrato. Secondo l'intesa, ufficializzata oggi, la Centrale del Latte di Torino cede alla Zerbinati la business unit “salads & fruits”, localizzata a Casteggio (pavia) e dotata di 26 dipendenti, la cui continuità è stata assicurata; inoltre, attraverso la sua rete commerciale, la Cdi distribuirà tutti i prodotti della Zerbinati, la quale è tra i leader nel mercato italiano di verdure fresche pronte al consumo, piatti pronti freschi quali zuppe, vellutate, contorni, oltre che i Burger'Z, i primi burger vegetali gluten free.
Costituita nel 1970 da Ferdinando Zerbinati, l'impresa di Casale Monferrato, che conta 280 dipendenti, vede già in attività al suo interno la terza generazione, formata da Gianluca, Simone e Valentina Zerbinati, nipoti del fondatore, il cui figlio Giorgio è il titolare e padre di Simone, il direttore generale.
Simone Zerbinati è anche presidente del Gruppo giovani di Confindustria Alessandria e nel 2014 è stato nominato “imprenditore dell'anno” dalla locale Camera di commerio.
Luigi Luzzati
La Centrale del Latte d'Italia, terzo gruppo italiano del settore, cinque stabilimenti produttivi, 430 dipendenti, presieduta da Luigi Luzzati, nel primo trimestre di quest'anno ha avuto ricavi netti consolidati per 45,5 milioni (+5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso) e un margine operativo lordo di 1,7 milioni (+146%); ma il suo risultato pre-imposte è stato negativo per 440.000 euro (nell'intero 2017 la perdita è stata di 1,1 milioni).
Quotata in Borsa, la Cdi oggi ha chiuso a 3,02 euro, lo 0,33% in meno rispetto a ieri.

Reply stellare: l'azione è salita a 58,4 euro capitalizzazione record di 2,185 miliardi


Mario Rizzante, presidente e ad Reply
Reply stellare. Oggi, 18 giugno, l'azione della società torinese controllata e guidata dalla famiglia Rizzante, si è impennata a 58,40 euro, facendo segnare un incremento del 5,04% rispetto a venerdì scorso e, soprattutto, il suo nuovo record storico. Così, fra l'altro, il valore riconosciuto a Reply da Piazza Affari è balzato a 2,185 miliardi, cifra che vale il tredicesimo posto nella classifica delle quotate del Nord Ovest per capitalizzazione. Reply ha superato Astm-Autostrada Torino Milano (gruppo Gavio).
Rispetto a un anno fa, Reply vale il 43,3% in più e l'incremento diventa del 91,8% nei confronti di due anni fa e del 160,3% rispetto a tre anni fa.
Mario Rizzante, presidente e amministratore delegato, oltre che fondatore di Reply, ha manifestato l'obiettivo di rendere l'impresa di famiglia, ormai multinazionale, “punto di riferimento, consulenziale e tecnologico, sulla frontiera delle tecnologie quali il cloud computing , la blockchain e l'intelligenza artificiale”. Gli investitori sono convinti.
Tatiana e Filippo Rizzante, figli del presidente Mario
Anche i risultati confermano le capacità e le potenzialità di Reply, alla cui guida Mario Rizzante è affiancato dalla figlia Tatiana (amministratore delegato e cofondatore) e dal figlio Filippo (consigliere di amministrazione e chief technology officer) : nel primo trimestre, il gruppo ha fatturato 238,9 milioni (+14,6%), ha conseguuito un margine operativo lordo di 32,2 milioni (+14,8%) e un utile di 28,3 milioni (+11,7%) prima delle imposte. Al 31 marzo, aveva una posizione finanziaria netta positiva per 124 milioni, a fronte dei 57 milioni del 31 dicembre scorso.
Oggi, l'azione Reply ha fatto registrare la nona maggiore performance dell'intera Borsa Italiana, mentre altre due quotate che fanno riferimento al Piemonte hanno conquistato il podio dei rialzi: si tratta di Visibilia Editore (+9,83%) e della Borgosesia (+9,01%).
Quanto alle società appartenenti al paniere Ftse Mib, che raggruppa le 40 principali di Piazza Affari, il terzo maggior incremento è stato di Fca-Fiat Chrysler Automobiles, che ha chiuso la seduta a 17,996 euro, lo 0,57% in più rispetto al prezzo precedente.

News dalle Fondazioni piemontesi

LA CONSOLATA TORNA ALL'ANTICO SPLENDORE
Il Santuario della Consolata a Torino
Il chiostro del Convitto e la cupola del Santuario della Consolata, luogo di culto tra i più antichi di Torino e capolavoro del barocco piemontese, sono tornati allo splendore originario, proprio alla vigilia della tradizionale festa della Consolata, in seguito alle opere di restauro finanziate con 670.000 euro dalla Fondazione Crt, che da tempo è il principale sostenitore dei lavori di recupero e valorizzazione di uno dei simboli della Città.
Dopo 300 giorni di cantiere, a luglio, risulterà del tutto conclusa la prima parte dell'intervento riguardante il complesso della Consolata, per il quale la Fondazione torinese presieduta da Giovanni Quaglia ha stanziato un milione di euro. Una seconda tranche di lavori riguarda il cantioere e le annesse opere di restauro delle fasi costruttive e decorative pre-guariniane.
“Il Santuario della Consolata è un patrimonio sacro, ma anche artistico e culturale di Torino e di tutto il territorio; per questo – ha commentato Giovanni Quaglia- abbiamo deciso di riconsegnare alla città il Chiostro del Convitto nella sua veste rinnovata, in occasione della festività della Consolata”, al cui recupero completo la Fondazione Crt ha destinato quattro milioni di euro, nell'ambito di un progetto più ampio che riguarda i Santuari delle 18 diocesi del Piemonte e della Valle d'Aosta.

ACCELERAZIONE IMPRENDITORIALE NEL CUNEESE
Un momento di gruppo del GrandUp! 
Con il Granda Opportunity Day si è conclusa, pochi giorni fa, la prima edizione di GrandUp!, il programma di accelerazione territoriale dedicato alla provincia di Cuneo e promosso dalla locale Fondazione Crc con il partnership tecnica di SocialFare/Centro per l'innovazione sociale. Il nuovo progetto è stato realizzato in collaborazione con le principali associazioni provinciali di categoria – Coldiretti, Confartigianato. Confcommercio, Confcooperative, Confindustria – e con Ping-Pensare in Granda.
Selezionati fra 47 candidati, i dieci progetti finalisti del programma sono stati presentati dai rispettivi team, che, nei mesi scorsi, hanno partecipato a un percorso formativo finalizzato a strutturare meglio le idee progettuali per trasformarle in opportunità di crescita imprenditoriale e ad approfondire il tema dell'innovazione sociale.
La giuria qualificata del Granda Opportunity Day, composta da rappresentanti della Fondazione Crc, SocialFare, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Fondazione Cr Bra, Accademia di progettazione sociale Maurizio Maggiora e la start up torinese Synapta, ha aggiudicato un premio di 5.000 euro ai progetti L'orto di una volta, Agrisalute, Humus, Chiamabus. Inoltre. È stata data a Humus e al progetto Ecostalla, la possibilità di accedere direttamete al programma di accelerazione per start up a impatto sociale di SocialFare ttraverso la call Foundamentaà#6. SocialFare si è anche dichiarata disponibile ad approfondire la possibilità di accompagnamento dei progetti Salva il tappo e Il rifugio.

L'UFFICIO PIO HA AIUTATO OLTRE 13.000 PERSONE
Nanni Tosco, presidente dell'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo
Nel 2017, l'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, con i suoi nove progetti istituzionali, finanziati con 14,8 milioni di euro, ha sostenuto, direttamente o indirettamente, 13.014 persone in difficoltà (+11% rispetto al 2016), delle quali 9.791 in condizioni di povertà assoluta. Il dato emerge dall'ultimo bilancio di missione dell'ente strumentale della Compagnia di San Paolo, il cui consiglio di amministrazione è stato confermato, nella sua interezza, per il secondo mandato (presidente è Nanni Tosco, direttore Silvia Cordero).
I progetti istituzionali dell'Ufficio Pio sono organizzati in tre aree di intervento: Contrasto alla povertà (3.004 le famiglie aiutate nel 2017, con un impegno di 6,9 milioni di euro); Prevenzione della povertà (1.207 le persone sostenute, con aiuti complessivi per 2,4 milioni), Inclusione e reinserimento (281 persone hanno potuto avere un accompagnamento educativo, psicologico, professionale ed economico, per ritrovare o ricostituire il contestato familiare, abitativo o lavorativo perduto, attività che hanno comportato una spesa di 1,2 milioni).

Cornaglia Group in grande ripresa

I fratelli Pier Mario e Umberto Cornaglia, entrambi ad Cornaglia
Cornaglia Group in gran ripresa. Nel passato esercizio, l'impresa torinese posseduta interamente dalla famiglia Cornaglia, i cui esponenti ne sono personalmente alla guida, ha aumentato di un quarto il suo fatturato consolidato, arrivato così a 185 milioni di euro (per la precisione, l'incremento è stato del 24% rispetto al 2016).
Il balzo dei ricavi, trainato dalle vendite dei catalizzatori per autoveicoli, ha comportato il miglioramento della redditività con conseguente chiusura in attivo anche del bilancio consolidato, dopo il sostanziale pareggio precedente, oltre che il superamento dei 50 milioni del patrimonio netto.
Il Gruppo torinese ha origine nel 1916, per iniziativa di Giuseppe Cornaglia, il quale, trasferitosi da Fossano a Torino, a 31 anni diventa socio di un'azienda metallurgica, che diventerà la Officine Metallurgiche Cornaglia, società inizialmente stampatrice di lamiere per conto terzi e poi artefice del gruppo specializzato nella realizzazione di sistemi e componenti avanzati per le industrie dell'automobile, dei veicoli industriali e commerciali, delle macchine movimento terra e dei trattori.
Lo sviluppo internazionale, iniziato a metà degli anni '90, ha portato l'impresa a espandersi prima in Polonia e Romania, poi in India son due joint ventures e, negli ultimi cinque anni, in Turchia, Canada e Brasile.
Opera come Tier 1 sia per il settore auto che autocarro/trattore/off road con quattro grandi divisioni (lamiera, plastica, exhaust, filtrazione), producendo, fra l'altro, sistemi di scarico e di aspirazione, coppe olio in lamiera e plastica, serbatoi, filtri aria, componenti interni/esterni per le cabine dei trattori/macchine off road.
Un'eccellenza Cornaglia Group è l'Innovation Centre, riconosciuto dal Miur (ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), una struttura d'avanguardia dove lavora una cinquantina di persone altamente specializzate. Fra l'altro, l'Innovation Centre vanta una partnership decennale con il Politecnico di Torino, che ha l'obiettivo di realizzare progetti di ricerca e sviluppo, stage/tirocini e dottorati mirati anche all'assunzione. Non solo: al fine di rendere ancora più efficiente la sinergia, da un paio d'anni la Cornaglia ha un proprio ufficio all'interno del campus del Politecnico.
Sede legale a Beinasco e amministrativa a Villarbasse, cintura di Torino, il gruppo Cornaglia conta un migliaio di dipendenti. Al suo vertice si trova la Cornaglia Spa, presieduta da Roberta Cornaglia, sorella di Umberto e Pier Mario, entrambi amministratori delegati.
La famiglia Cornaglia alla festa dei cento anni dell'impresa
Nell'impresa, che fa parte del programma Elite della Borsa Italia, dedicato alle società con obiettivi ambiziosi di crescita e di forte internazionalizzaione, lavora già, con rilevanti responsabilità operative, la quarta generazione Cornaglia: Pier Antonio e Tommaso, figli di Umberto, ed Edoardo, figlio di Pier Mario.
La famiglia Cornaglia è attiva pure in altri campi: servizi (possiede la Lit, lavanderia industriale), arredamento (Plartdesign) e immobiliare.

Quotate Nord Ovest: 18 in rialzo, 21 in calo nelle prime due settimane di questo mese

Matteo Colanfrancesco (Bim)
Alla boa di metà mese, il “campionato” borsistico delle 40 quotate che fanno riferimento al Nord Ovest vede sul podio dei rialzi la Visibilia Editore della cuneese Daniela Santanchè, la torinese Bim-Banca Intermobiliare ora guidata da Matteo Colafrancesco e la Pininfarina. Invece, i tre titoli che hanno avuto i maggiori ribassi percentuali nelle ultime due settimane sono Cnh Industrial, la Sias dei Gavio e Ubi Banca, che ha come maggiore socio singolo la Fondazione Crc di Cuneo.
Dal 1 giugno a venerdì scorso, le azioni di società del Nord Ovest che hanno incrementato il loro valore sono state 18, a fronte delle 21 che lo hanno diminuito e una – la torinese Cover 50 – che l'ha mantenuto invariato.
“Confermando che i fatti, nazionali e internazionali, politici ed economici, pur rilevanti (governo del cambiamento con inedita maggioranza giallo-verde in Italia, pace atomica Usa-Corea del Nord, annuncio della fine degli acquisti di titoli pubblici da parte della Bce di Mario Draghi, dazi di Trump alla Cina e, fra l'altro, i nuovi cali del petrolio) influiscono non sull'intero listino, neppure sullo stesso settore e non nella stessa misura. Ogni azione ha un andamento proprio, conseguente soprattutto ai propri fondamentali” si legge, oggi 17 giugno, sul Corriere Torino, edizione locale del Corriere della Sera.
Tornando al bilancio di venerdì: dal 1 giugno, sono cresciuti i prezzi delle azioni di Visibilia Editore (+33,4%), Bim (+23,1), Pininfarina (+13,8), Ferrari (+12,4), M&C (+9,6), Diasorin (+8,8), Erg (+8,1) Reply (+7), Ki Group (+6,6), Cairo Communication (+6), Italgas (+5,9), Juventus (+4,8), Iren (+4,4), Banca Carige (+3,8), Biancamano (+3,2), Dea Capital (+1,9), Basicnet (+1,8) e Vittoria Assicurazioni (+0,3).
Al contrario, hanno denunciato perdite di valore Cnh Industrial (-8,6%), Sias (-7), Ubi Banca (-5,8), Fidia (-4,7), Borgosesia (-4,3), Cofide (-4,2), Damiani (-3,9), Cda Advance Capital (-3,8), Fca-Fiat Chrysler Automobiles (-3,3), Rcs MediaGroup (- 2,9), Gedi Gruppo Editoriale (-2,8), Exor (-2,7), Cir (-2,5), Tecnoinvestimenti (-2,4), Prima Industrie (-2,2), Astm-Auostrada Torino Milano (-2), Intesa Sanpaolo (-1,9), Italia Independent (-1,5), Buzzi Unicem e Sogefi (-1,4), Centrale del Latte d'Italia (-1,3).
In particolare, nell'ultima settimana hanno fatto segnare i loro nuovi record storici: Ferrari (127,65 euro), Reply (55,90 euro) e Diasorin (93,35 euro).

Una "Mela d'oro" all'albese Elena Miroglio e un'altra alla torinese Carla Demaria

Elena Miroglio
Una “Mela d'oro” a due piemontesi d'eccellenza nel sistema economico. A Roma, pochi giorni fa, hanno ricevuto il prestigioso e ambito premio Marisa Bellisario “Donne ad alta quota” 2018, l'albese Elena Miroglio e la torinese Carla Demaria. Il riconoscimento, istituito nel 1989 per ricordare Marisa Bellisario, prima top manager italiana, è stato attribuito a Elena Miroglio quale vincitrice nella categoria imprenditoria e a Carla Demaria per la categoria management.
Classe 1970, laurea in Economia e commercio alla Cattolica di Milano e specializzazione in Business and Management all'Universitò di Santa Barbara (California), Elena Miroglio è vice presidente della Miroglio, società a capo dell'omonimo gruppo familiare di Alba, oltre che presidente della Miroglio Fashion. Dal 2007 è Cavaliere della Repubblica, per il contributo dato dal marchio Elena Mirò e dall'azienda all'emancipazione delle donne da un concetto estetito costrittivo.
Il Gruppo Miroglio, che ha origini nel 1947, attivo nel settore tessile e della moda, è presente in 34 Paesi con 49 società operative e quattro insediamenti produttivi. Annualmente, confeziona 20 milioni di capi e stampa 50 milioni di metri di tessuti. Dispone di 1.100 punti vendita monomarca e vanta cinque milioni di clienti fidelizzate. Circa 5.500 i dipendenti e fatturato di 622 milioni nel 2016, principali marchi: Motivi, Oltre, Caractére, Fiorella Rubino, oltre a Elena Mirò-
La capogruppo Miroglio spa, presieduta da Giuseppe Miroglio, è controllata per il 70% dalla Mirfin dei fratelli Giuseppe, Elena ed Elisa Miroglio, figli di Carlo; per il 15,24% da Edoardo Miroglio, figlio di Franco, come la sorella Nicoletta, titolare del 14,70% del capitale. Edoardo e Nicoletta sono i cugini di Giuseppe, Elena ed Elisa, essendo figli rispettivamente dei fratelli Carlo e Franco Miroglio, la coppia artefice del grande sviluppo dell'impresa albese.
Carla Demaria, premio Bellisario 2018  per il management
Carla Demaria, nata a Torino, 58 anni, figlia di un imprenditore nel campo dell'insonorizzazione industriale, mancato quando lei aveva solo 13 anni, è presidente di Monte Carlo Yacts (costruisce, a Monfalcone, panfili da oltre 20 metri a motore, conta quasi 450 dipendenti e nel 2017 ha fatturato oltre 70 milioni) e di Bénétau Italia, società dell'omonimo colosso francese della nautica del quale è direttore. Il gruppo Bénétau, fondato oltre 130 anni fa, ha oltre 7.000 dipendenti e un fatturato superiore al miliardo di euro. Inoltre, Carla Demaria è, dal 2015, presidente di Ucina Confindustria Nautica, dopo esserne stata vice.
Considerata una lady di ferro dai suoi collaboratori, che dicono lavori 16 ore al giorno, inizialmente ha lavorato, per una ventina d'anni, nella Azimut di Paolo Vitelli. Al Salone di Londra, a Carla Demaria è stato attribuito il riconoscimento di “miglior manager al mondo della nautica da diporto”, aggiunto a quello di “personalità dell'anno” ricevuto, nel 2016, al Salone nautico Asia.

Conti pubblici: perché il debito cresce nonostante l'aumento delle entrate

Giuseppe Conte, nuovo capo del Governo
Passa il tempo, cambiano i governi e i loro colori, ma il debito pubblico continua a crescere, inesorabilmente; così come continuano a crescere le entrate tributarie, cioè le tasse. Solita Italia, solito sistema di gestione: gli amministratori pubblici spendono più di quanto incassano, nonostante gli aumenti progressivi degli incassi. E dato che non riducono le uscite, ecco che l'indebitamento sale. Fenomeno confermato dai dati comunicati oggi dalla Banca d'Italia e dal Mef, il ministero dell'Economia e delle Finanze.
Debito. Alla fine di aprile è risultato di 2.311,703 miliardi di euro, 9,348 miliardi in più rispetto alla fine di marzo e 40,141 miliardi in più rispetto al 30 aprile 2017. A fine dicembre era ancora di .2.263,056 miliardi. Dall'analisi storica emerge che, ogni tanto, c' è un rallentamento; ma poi riparte, riaccelera, risale. La tendenza è sempre quella.
Sembrava che almeno le amministrazioni pubbliche locali stessero invertendo la rotta; ma in aprile c'è stata una doccia fredda. Il debito complessivo di Regioni, Province autonome e non, Città metropolitane, Comuni e altri enti territoriali al 30 aprile è risalito a 88,165 miliardi, dagli 87.939 di fine marzo e gli 87,932 del 31 gennaio.
In particolare, al 30 aprile, il debito di Regioni e Province autonome è ammontato a 31,507 miliardi, quello di Province e Città metropolitane a 7,191 miliardi e quello dei comuni è tornato sopra i 40 miliardi (40,003).
Entrate. Nei primi quattro mesi di quest'anno, il Fisco ha incassato 130,224 miliardi (+3,9% rispetto allo stesso periodo del 2017). Di questa somma, 128,217 miliardi si devono alle entrate dello Stato (+2,8%) e 8,288 miliardi agli enti territoriali (+4,6%). Le addizionali hanno reso 2,754 miliardi alle Regioni (+1,1%) e 909 milioni ai Comuni (+2,1%); dall'Irap sono derivati 4,117 miliardi (+4,7%), dall'Imu-Imis 483 milioni (+34,9%) e dalla Tasi 25 milioni (+13,6%).
Non da meno sono gli enti previdenziali che, insieme, dal primo giorno di gennaio all'ultimo di aprile, hanno registrato entrate contributive per 77,238 miliardi (+2,9% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso): 70,937 miliardi l'Inps (+2,8%), 3,887 miliardi l'Inail (+4,8%) e 2,414 miliardi gli enti previdenziali privatizzati (+2,8%).

La Damiani aumenta il fatturato e il mol però chiude l'esercizio ancora in perdita

Giorgio Grassi Damiani, la sorella Silvia, la madre Gabriella e il fratello  Guido
Damiani poco splendente. Venerdì scorso, giorno in cui la famosa e prestigiosa Casa valenzana dei gioielli ha presentato il suo bilancio relativo all'esercizio 2017-2018, Piazza Affari ha reagito attribuendo al titolo Damiani un incremento di valore del 2,08% e un prezzo finale di 0,98 euro; nonostante i risultati non brillanti.
Se è vero, infatti, che il totale dei ricavi del gruppo sono saliti a 164,262 milioni dai 181,709 dell'esercizio chiuso il 31 marzo 2017, è altrettanto vero che il risultato netto consolidato è stato negativo per 4 milioni (5,5 miliardi la perdita denunciata nel bilancio precedente) e l'indebitamento netto è ammontato a 57,3 milioni rispetto ai 53,1 milioni al 31 marzo dell'anno scorso).
Anche la capogruppo ha registrato una crescita dei ricavi (da 141,6 a 144,4 milioni), accompagnata però dalla perdita di 6,2 milioni, principalmente a causa delle rettifica di valore di una partecipazione. Comunque, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all'assemblea dei soci di ripinare il “rosso” dell'esercizio utilizzando le riserve disponibili.
Il rialzo della Damiani in Borsa, quindi, si spiega probabilmente con il margine operativo lordo, che è risultato di 5,3 milioni a livello consolidato (+24,1% rispetto all'esercizio precedente, che beneficiava di proventi non ricorrenti per 1,5 milioni, escludendo i quali l'incremento sarebbe del 93%) e di 6,4 milioni a livello di capogruppo (in linea).
Sharon Stone, testimonial della Damiani 
La Damiani, che dal 2016 controlla la Venini, vanta marchi quali Salvini, Bliss, Calderoni e Rocca 1794 (orologi di alta gamma). Al 31 marzo 2018, gestisce 63 punti di vendita diretti nel mondo, di cui 49 monomarca Damiani, localizzati nelle vie del lusso delle principali città e nei più esclusivi luxury department stores. Fondata nel 1924 a Valenza, polo italiano del gioiello e dell'oro, la Damiani è quotata in Borsa dal 2007. Nell'ultima seduta, Piazza Affari l'ha valutata 81 milioni.
Da sempre la società è controllata dalla famiglia, che ne possiede il 76% delle azioni: il 59% attraverso la holding famigliare Leading Jewels, che fa capo a Guido Grassi Damiani, presidente e amministratore delegato dell'omonima capogruppo, oltre che azionista diretto con il 6%, la stessa quota del fratello Giorgio, vice presidente e amministratore delegato. La sorella Silvia, vice presidente e responsabile della comunicazione, possiede il 5%.
Il flottante è pari al 17%, perchè il restante 7% è costituito da azioni proprie.
Il 4 giugno appena passato, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Silvia Damiani “cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia”, onorificenza attribuita a chi si è distinto nel promuovere e sviluppare le relazioni con altri Paesi, sia in campo economico che culturale.
Numerose le bellezze testimonial della Damiani, fra le quali Sharon Stone, Isabella Rossellini, Gwineth Paltrow e, ultimamente, Nicoletta Romanoff. 

Dal carro armato di Giorgetto Giugiaro alle news di Anghilante e i film di Venesio

Giorgetto Giugiaro
“Disegnare un carro armato”. E' così che Giorgetto Giugiaro ha risposto alla domanda sul sogno di un progetto mai realizzato, posta da Marisa Fumagalli durante un'interessante intervista pubblicata dal Corriere della Sera, a un paio di mesi dall'ottantesimo compleanno del famosissimo designer piemontese, firma di auto meravigliose e fortunatissime, come la Panda e la Golf, sette lauree ad honorem, cinque Compassi d'Oro, “Car designer del Secolo” (titolo attribuitogli a Las Vegas nel 1999 da una giuria internazionale di giornalisti).
A proposito del suo carro armato, “sarebbe estaticamente favoloso” ha aggiunto Giorgetto Giugiaro, il quale ha confidato che festeggerà gli 80 anni a Garessio, suo paese natale, alla cui Chiesa di San Giovanni, donerà una grande tela, alta cinque metri e larga quattro, raffigurante la Deposizione di Cristo. “Sono un pittore mancato” ha raccontato, alla giornalista del Corriere, Giorgetto Giugiaro, figlio di pittore, il quale gli diceva che fare il pittore “è proibitivo, se non si viene da una famiglia ricca”. E la loro non lo era. “L'impronta, però, è rimasta” ha sottolineato Giugiaro, che considera la creatività industriale un'arte vera.
Sposato, due figli, quattro nipoti, tre by pass, GiorgettoGiugiaro, abita sulla collina di Torino, in una villa antica, “soffiata” a Gianni Agnelli. Insieme con Aldo Mantovani ha creato l'Italdesign, ceduta qualche anno fa al gruppo Volkswagen. Ora lavora con il figlio Fabrizio, nella nuova società che hanno costituito insieme. Ha una grandissima passione per il Trial, che continua a praticare. Ed è un grande collezionista di opere d'arte.


Enrico Anghilante
Si dice che sarà Asti la prossima tappa dell'espansione del gruppo del cuneese Enrico Anghilante che edita quotidiani on line da 17 anni (il primo è stato Sanremonews.it). Pioniere dei giornali sul web, Enrico Anghilante, nato a Saluzzo nel 1972, studi giuridici, sposato, due figli, ha sempre avuto la passione della scrittura e dei giornali. A poco più di vent'anni ha incominciato a occuparsi della realizzazione di siti internet e marketing on line (nel 2000 è stato autore, con Federica Tamburini, del libro “Internet: nuova moda o necessità”, tra i primi book italiani a trattare il fenomeno).
Dopo aver lanciato Sanremonews, che vanta 45.000 visualizzazioni al giorno, Enrico Anghilante ha varato Targatocn.it, quotidiano on line della provincia di Cuneo, che è un altro successo, come le successive testate attive nelle province di Savona (“Savona News”), Genova (“La Voce di Genova”) Torino (“Torino Oggi”), ma anche a Montecarlo e nella Costa Azzurra. Con la Syndacation sono coperte anche le province di Alessandria, Biella, Novara, Verbania, Vercelli e Aosta.
Il gruppo,che fa capo a Morenenews, ha 15 dipendenti e una quarantina di collaboratori giornalistici rilevanti; ha fatturato circa 1,5 milioni nel 2017 e ha una previsione di 2 milioni per l'esercizio in corso. Presidente e direttore responsabile è la fossanese Barbara Pasqua.


Camillo Venesio 
Nelle sale cinematografiche è appena uscito “Ulysses - A dark odyssey”, film girato interamente a Torino, nell'estate del 2016, con la regia di Federico Alotto. Prodotto dalla Adrama, start up torinese di giovani (Vanina Bianco, Andrea Zirio, Federico Alotto, Alessia Pratolongo, Thomas Tinker), in associazione con la Banca del Piemonte, guidata da Camillo Venesio, il film ha avuto la consulenza di Fip Film Investimenti Piemonte per il tax credit e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Vanina Bianco 
Protagonista della pellicola “made in Piemont” è Andrea Zirio, affiancato da Danny Glover, Udo Kier, Cassandra Gava, Gianni Capaldi, Jessica Polski, Christopher Jones e, fra gli altri, la cantante Skin (cast di respiro internazionale).
“Ulysses.- A dard odyssey” non è il primo film prodotto con l'associazione della Banca del Piemonte, a conferma dell'attenzione verso l'attività cinematografica, che può risultare un buon investimento, da parte di Camillo Venesio, da 35 anni amministratore delegato e diretto generale dell'istituto che appartiene interamente alla sua famiglia e che continua a essere un campione di solidità, efficienza, competività, innovazione, vicinanza alla clientela.

Protagonisti del Nord Ovest alla ribalta

GIAN CARLO AVANZI NUOVO RETTORE DELLA UPO
Gian Carlo Avanzi
Il novarese Gian Carlo Avanzi, direttore del Pronto soccorso del locale ospedale Maggiore, è il nuovo rettore dell'Università del Piemonte Orientale (Upo). Al ballottaggio, Gian Carlo Avanzi ha superato l'alessandrino Salvatore Rizzello, capo del dipartimento di Giurisprudenza, con 285 voti contro 200. Gian Carlo Avanzi, nato nel 1954 a Torino, dove si è laureato in Medicina, specializzazioni negli Usa, in Svezia e a Modena, è membro di diverse istituzioni scientifiche, italiane ed estere e di numerose pubblicazioni.


LUCA JAHIER AL VERTICE DEL CESE
Luca Jahier
L'Economia, inserto settimanale del Corriere della Sera, nel suo ultimo numero ha dedicato un'intera pagina a Luca Jahier, “l'italiano alla guida del Cese” (Comitato economico e sociale europeo), organo consultivo della Ue in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e di altri gruppi di interesse.
Luca Jahier è nato nel 1962, a Torino, dove si è laureato con lode in Scienze politiche, indirizzo internazionale, dopo la maturità conseguita allo Scientifico del Sociale (padri Gesuiti). Giornalista, politologo, esperto di associazionismo di promozione sociale, sposato, due figli, ha svolto diversi incarichi nel campo della cooperazione internazionale e del volontariato ecclesiale. Fra l'altro, è stato presidente delle Acli e tra i fondatori del Forum del Terzo Settore.

I CINQUE NEO CAVALIERI DEL NORD OVEST
Francesco Passadore
Sono del Nord Ovest cinque dei nuovi Cavalieri del Lavoro, nominato il 2 giugno da Sergio Mattarella, presidente della Repubblica. Tre i piemontesi: il torinese Carlo Ilotte (78 anni, amministratore unico della 2A, industria che ha fondato nel 1973, tre stabilimenti a Torino, 2 negli Usa e in Cina, 550 dipendenti); il cuneese Luciano Cillario (75 anni, presidente e amministratore delegato di Eurostampa, multinazionale leader nella produzione di etichette per vini, 800 dipendenti) e il biellese Alberto Barberis (79 anni, amministratore della Lanificio Vitale Barberis Canonico, finanziaria dell'azienda di famiglia fondata nel 1936 e con 400 dipendenti).
Uno dei due genovesi neo Cavalieri del Lavoro è Giuseppe Costa (62 anni, amministratore delegato sia di Costa Edutainment, da lui fondata e oggi leader in Italia nella gestione di parchi a tema e strutture dedicate ad attività creative, culturali, didattiche e di ricerca, compreso il famoso e frequentatissimo Acquario di Genova; sia dell'Italian Entertainment Network, che si occupa dell'organizzazione di eventi di livello mondiale).
L'altro genovese neo Cavaliere del Lavoro è Francesco Passadore, 58 anni, amministratore delegato di Banca Passadore, fondata dal bisnonno nel 1888 e sempre controllata dall'omonima famiglia. La Banca Passadore ha 22 filiali, in sette regioni, conta circa 400 dipendenti e a fine 2017 aveva una raccolta diretta da clientela pari a due miliardi.

ALBERTO BIRAGHI SALE IN CONFINDUSTRIA PIEMONTE
Alberto Biraghi
Alberto Biraghi, già presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo, è stato nominato anche vice presidente del Comitato regionale Piccola Industria di Confindustria Piemonte e componente del Comitato di presidenza della stessa organizzazione. Alberto Biraghi, 47 anni, è amministratore delegato della Valgrana, nota industria lattiero casearia di Scarnafigi, insieme con il fratello Andrea. Membro della giunta nazionale di Assolatte, Alberto Biraghi è figlio di Franco Biraghi, fondatore dell'impresa nel 1991 e precedente presidente di Confindustria Cuneo.


DAVIDE ADOLFO FERRE' PRESIDENTE BCC VALDOSTANA
Davide Adolfo Ferrè
Davide Adolfo Ferrè, giovane commercialista di Aosta, laureatosi a Torino, è il nuovo presidente della Bcc Valdostana. E' stato designato dal Consiglio di amministrazione della Banca che ha confermato vice presidente Roberto Domaine. Del vertice destinato a restare in carica fino al 2020, fanno parte anche Mauro Azzalea, Stefano Distilli, Pierfrancesco Frau, Simone Lingeri, Nadia Piccot, Raffaella Quendoz e Roberto Rosaire.
La Bcc Valdostana, 22 sportelli, 120 dipendenti, a fine 2017 aveva una raccolta diretta di 672,146 milioni e indiretta di 145,017 milioni, impieghi alla clientela per 446,612 milioni, un patrimonio netto di 34,835 milioni, calato in conseguenza della perdita d'esercizioo pari a 15,292 milionii. Il Cet1 è sceso all'8,04%, per cui nel marzo scorso è stato emesso un prestito obbligazionario perpetual di 8 milioni e uno subordinato di 6 milioni, sottoscritti interamente da Cassa Centrale Banca.

LAURA MILANI, GRAN RITORNO ALLO IAAD
Laura Milani
Ha lasciato la presidenza del Museo nazionale del Cinema, Laura Milani, per dedicarsi interamente alla direzione dello Iaad, The Italian University for Design, che ha due sedi a Torino (800 studenti) e a Bologna, ma con Ad Education può contare su una struttura composta da 23 sedi, con circa 600 docenti e 8.600 studenti. Oltre che da Laura Milani, la nuova squadra al vertice dello Iaad è formata da sei presidenti di dipartimento: Giorgetto Giugiaro (Transportation design), Romeo Gigli (Textile & Fashion), Emanuele Saffirio (Communication design), Geoff Mulgan (Innovation design), più sei direttori strategici.
Classe 1972, torinese, Laura Milani ha studiato Architettura al Polito, european bachelor of Science in Design allo Iaad, ha poi conseguito master Marketing communication a Milano e in Marketing internazionale al Centro estero della Camera di commercio del capoluogo piemontese. Intensa e brillante la sua carriera nel settore, del quale è una esponente di primo piano a livello non solo nazionale.
La presidenza del Museo del Cinema di Torino è passata a Sergio Toffetti, 66 anni, torinese, consulente e membro del comitato scientifico di Rai Teche, già direttore della sede piemontese del Centro sperimentale di cinematografia e dell'Archivio nazionale del cinema di impresa a Ivrea, ma anche vice direttore della Cineteca nazionale e consulente della Cinémathéque Francaise.

FEDAGRI PIEMONTE ELEGGE ROBERTO MORELLO
Roberto Morello, presidente della cooperativa Piemonte Latte di Savigliano, è il nuovo presidente di Fedagri Piemonte, che rappresenta, a livello regionale, le cooperative agroalimentari di Confcooperative. Lo ha eletto l'assemblea regionale, come successore di Tommaso Mario Abrate. A Fedagri Piemonte sono iscritte 206 imprese cooperative, alle quali aderiscono 16.200 aziende agroalimentari, con un fatturato aggregato di quasi 870 milioni di euro.

GIANNI CORTESE CONFERMATO N.1 UIL
Gianni Cortese
Gianni Cortese è stato confermato alla guida della Uil Torino e Piemonte. Il congresso regionale dell'organizzazione sindacale, che ha riunito 326 delegati in rappresentanza di 150.000 iscritti (circa 7.000 in più rispetto al congresso del 2014 e massimo storico), ha anche confermato la segreteria di cui fanno parte Mauro Casucci e Maria Teresa Cianciotta.

API TORINO RINOMINA CORRADO ALBERTO
Un'altra conferma, ma sul fronte imprenditoriale, è quella di Corrado Alberto alla presidenza dell'Api Torino, l'associazione delle piccole e medie imprese locali. Corrado Alberto è legale rappresentante della Taurocaf di Caselle Torinese, attiva nel settore della torrefazione dal 1971. Poco più che cinquantenne, sposato, padre di due figli, Corrado Alberto da tempo è impegnato in organizzazioni del settore, a livello locale e nazionale.

LUCA MERCALLI PREMIATO DAL FAI E DA ACQUI TERME
Luca Mercalli
Luca Mercalli, noto e stimato meteorologo, è stato premiato con una targa per il grande impegno profuso nel “creare una coscienza ambientale collettiva”. Il riconoscimento gli è attribuito nell'ambito del convegno “L'acqua del domani”, organizzato dal Fai di Liguria e Piemonte con il Comune di Acqui Terme, del quale l'assessore alla Cultura, Alessandra Terzolo, gli ha consegnato la targa.

Il valore della Ferrari a Piazza Affari aumentato di 8,5 miliardi in 12 mesi

Sergio Marchionne, presidente e ad Ferrari
Otto miliardi e mezzo. Di tanto è aumentato il valore borsistico della Ferrari negli ultimi dodici mesi. Una pacchia per i suoi azionisti. Oggi, 13 giugno, l'azione del Cavallino rampante ha chiuso la seduta a 122,7 euro, a fronte dei 78,85 euro alla stessa data dell'anno scorso. L'incremento è del 3,33% rispetto a ieri (il secondo più alto del paniere Ftse Mib, che raggruppa le 40 principali società quotate a Piazza Affari) e del 55,6% rispetto al 13 giugno 2017.
Così, la capitalizzazione della Ferrari, che oggi ha fatto segnare il suo nuovo record storico, è salita a 23,794 miliardi dai 15,291 miliardi di un anno fa. Un altro "miracolo" di Sergio Marchionne, che della Casa di Maranello controllata da Exor (Agnelli-Elkann-Nasi) è presidente, amministratore delegato e socio con un bel pacchetto di azioni.
Il nuovo massimo storico l'ha fatto registrare, oggi, anche il prezzo della Diasorin, arrivato a 92,40 euro, grazie all'ulteriore incremento dell'1,54% rispetto a ieri. Il valore riconosciuto dal mercato all'impresa biomedicale di Saluggia guidata da Gustavo Denegri e Carlo Rosa, che ne sono anche i principali azionisti, è salito a 5,170 miliardi, dai 3,902 miliardi del 13 giugno 2017, con un incremento del 32,47%.
Hanno continuato la corsa dei rialzi anche la Bim-Banca Intermobiliare (+20% rispetto a ieri, secondo maggior aumento percentuale di tutti i titoli quotati alla Borsa di Milano) e Visibilia Editore (+18,15%, che vale il secondo posto). Da segnalare, inoltre, il progressivo recupero della Pininfarina, la cui azione ha raggiunto i 3,40 euro, il suo livello più alto da due anni e mezzo.
Tra i maggiori ribassi odierni, invece, figurano quelli di Buzzi Unicem (-1,42%, il terzo più elevato fra le Ftse Mib) e dell'Italia Independent di Lapo Elkann (-3,94%, il quinto in assoluto).

Brevi da Fondazioni bancarie piemontesi

Al Castello di Racconigi la Giornata del Soccorso
Alla Margaria del Castello di Racconigi, venerdì 22 giugno, per la Giornata del Soccorso 2018 della Fondazione Crt, si raduneranno oltre 500 volontari del 118. Durante l'evento, al quale interverranno Giovanni Quaglia (presidente della Fondazione Crt) e Sergio Chiamparino (presidente della Regione Piemonte), saranno premiate le associazioni che hanno ricevuto un contributo dell'ente torinese di via XX Settembre per complessivi 1,6 milioni di euro, con i quali sono stati acquistati nuove ambulanze e veicoli pick up per il trasporto di persone e attrezzature.

Storiografia al Collegio Carlo Alberto
Venerdì 15 giugno, nei rinnovati spazi del Collegio Carlo Alberto, a Torino, in piazza Arbarello, Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, aprirà la conferenza storiografica “Social Aims of finance. Exploring alternative business forms for durable financial services”. L'evento, che raduna oltre 150 tra archivisti, storici, economisti ed esperti di finanza provenienti un po' da tutto il mondo, è stato organizzato dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura, insieme con l'Eabh e con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

Alessandria: Povertà educativa e adolescenza
“Poverta educativa e adolescenza”: è il tema della sessione di lavoro, in programma la mattina di martedì 19 giugno nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che l'ha organizzata in collaborazione con la locale Associazione Cultura e Sviluppo e con Lamoro Agenzia di sviluppo del territorio. Dopo i saluti del presidente della Fondazione, Pier Angelo Taverna, sono previsti gli interventi di Umberto Fava (Lamoro), Carlo Borgomeo (impresa sociale Con i Bambini), Monica Ceutti (assessore ai Diritti e alle Politiche giovanili della Regione Piemone), Ivana Tripodi (Comune di Alessandria), Matteo Faggione (Enaip Piemonte), Angela Lostia e Ortensia Romano (Youth Empowrement Partnership Programme).

Studenti globetrotter con la borsa di studio
Altri 18 studenti del Piemonte e della Valle d'Aosta potranno vivere e studiare all'estero, nei prossimi mesi, accolti da famiglie e scuole del posto, grazie alle borse di studio della Fondazione Crt, che hanno vinto partecipando al bando dell'Associazione Intercultura. E' dal 2007, che la Fondazione Crt affianca Intercultura in questa iniziativa, così che sono diventate 311 le borse di studio per i giovani globetrotter piemontesi e valdostani finanziate dalla Fondazione Crt con un impegno di oltre 1,2 milioni di euro.

Bim e Visibilia Editore sul podio dei rialzi Diasorin, conquistata la vetta dei 91 euro

Daniela Santanchè, presidente di Visibilia e Ki Group
Due piemontesi sul podio dei rialzi borsistici di oggi, 12 giugno, quando, fra l'altro, Diasorin e Ferrari ancora ancora migliorato i loro record storici ( Diasorin ha conquistato la vetta dei 91 euro, migliorando del 2,3% la performance precedente; e il prezzo della Ferrari è arrivato a 118,75 euro, lo 0,51% in più rispetto a ieri).
Di tutte le azioni trattate a Piazza Affari, comunque, oggi è stata quella della Bim-Banca Intermobiliare a far registrare il secondo maggior incremento percentuale, pari al 10,95% (il titolo ha chiuso a 0,375 euro); mentre il terzo autmento più elevato (+9,80%) è stato della Visibilia Editore, la società controllata e guidata dalla cuneese Daniela Santanchè. La quale ha avuto anche la soddisfazione di vedere salire a 2,24 euro, in seguito alla crescita del 5,66% (l'ottava più elevata della seduta), l'azione della torinese Ki Group, che presiede.
Il settimo maggior rialzo della giornata è stato della Pininfarina, il cui titolo è salito del 6,33% a 3,36 euro.